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Gli edicolanti sul piede di guerra: rischio sciopero durante i giorni del voto
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- Categoria: Economia e mercati
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12 Feb 2013
- Ultima modifica il Martedì, 12 Febbraio 2013 16:56
- Pubblicato Martedì, 12 Febbraio 2013 16:58
- Scritto da Redazione fvgnotizie
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Pordenone - Anche gli edicolanti della provincia di Pordenone minacciano la serrata nei giorni del voto (dal 24 al 26 febbraio). Sarà un’azione forte che interessa oltre 200 rivenditori, che stanno vivendo una crisi senza precedenti e nel silenzio generale di un Governo che non li ha mai ascoltati.
"Con la proclamazione della serrata vogliamo essere ascoltati al più presto dal Governo per discutere di liberalizzazioni e di riforma dell’editoria. Vogliamo che ci vengano date regole certe e non imposizioni dall’alto che ci obbligano a stare aperti per più di dodici ore e anche la domenica", questo l’appello del presidente provinciale Snag-Confcommercio Giancarlo Cattaruzza.
Cattaruzza sottolinea che "in questi ultimi anni anche da noi hanno chiuso molte edicole. Questo significa che diversi collaboratori e familiari hanno perso il lavoro. Il mercato è completamente fermo. Periodici e quotidiani si vendono poco. Colpa degli editori che non hanno idee e pensano solo di investire nel web, mentre la riforma dell’editoria è ancora bloccata".
"Le nostre edicole, in questo momento, garantiscono un servizio di pubblica utilità: è inutile allora parlare di liberalizzazioni se poi non possiamo gestire le rivendite di casa nostra come crediamo, da veri imprenditori. Ecco perché la categoria sarà compatta allo sciopero proprio nei giorni in cui si vota e in quello dove si sapranno i risultati delle elezioni".
"Pensare di sopravvivere soltanto perché ci sono le elezioni o altri eventi di rilievo è troppo poco per le nostre attività già fortemente penalizzate dalla crisi. Anche noi facciamo parte integrante del tessuto economico-produttivo, per questo dobbiamo far capire alla forze politiche e di governo che i rivenditori esistono".
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