Economia
Confindustria Trieste dal sindaco: il rigassificatore "strategico" per l'economia locale
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- Categoria: Economia e mercati
- Pubblicato Venerdì, 01 Febbraio 2013 10:10
- Scritto da Redazione fvgnotizie
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Trieste - Strategie condivise per rilanciare il tessuto economico locale e rafforzare la presenza industriale sul territorio provinciale sono stati i temi al centro di un incontro svoltosi il 31 gennaio tra gli associati di Confindustria Trieste e il Sindaco del capoluogo giuliano, Roberto Cosolini. Il Presidente di Confindustria Trieste, Sergio Razeto, ha ribadito la necessità di fare in modo che la presenza industriale sul territorio torni nel medio periodo a pesare per almeno il 15% del Pil provinciale.
Ciò è necessario per mantenere un equilibrio economico e contribuire alla tutela dei livelli occupazionali e al mantenimento del welfare erogato dal Comune. Cosolini ha poi illustrato le questioni su cui, sia direttamente sia con azioni di "moral suasion", l'amministrazione sta già lavorando e intende continuare a lavorare in futuro: collegamenti ferroviari migliori a favore del trasporto di merci e persone, riconversione del Porto Vecchio con spostamento del Punto Franco, sblocco della questione bonifiche e Sito di interesse nazionale.
Ha inoltre fatto riferimento alla Ferriera di Servola, sottolineando che l'Amministrazione ha inteso avvalersi della consulenza di un professionista, Francesco Rosato, per la più pronta individuazione di un percorso di riconversione del sito, date le sue competenze nel settore e la profonda conoscenza del territorio.
Razeto ha ribadito poi al Sindaco come per le imprese vadano affrontate anche altre questioni di assoluta impellenza: la riduzione del costo dell'energia, che sul territorio costa in media il 30% in più che nel resto d'Europa, la diminuzione del gap fiscale con le vicine Austria e Slovenia, la sburocratizzazione e la velocizzazione dei pagamenti da parte dello Stato.
Il rigassificatore per Razeto ha aspetti di strategicità per il tessuto economico locale, a condizione che vengano adottati i migliori standard tecnologici e di compatibilità ambientale e che l'impianto non confligga con lo sviluppo delle attività portuali. Per Cosolini la società a capo del progetto non ha sinora saputo fornire le dovute e necessarie risposte sui punti cardine, tra cui proprio la sua localizzazione e la compatibilità con il prospettato incremento dei traffici portuali.