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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Presentato il nucleo stabile degli attori della prossima stagione teatrale del Rossetti

Presentato il nucleo stabile degli attori della prossima stagione teatrale del Rossetti

Trieste - Mentre la programmazione per il 2014 - 2015 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia è ormai alla conclusione, “dietro le quinte” prosegue con particolare fervore e interessanti novità il lavoro di preparazione della nuova stagione, che valorizzerà significativamente il lavoro di produzione.

Grande novità in quest’ambito è innanzitutto la creazione di un “nucleo stabile” di attori che saranno impegnati in tutti i nuovi spettacoli – talvolta assieme ad attori “esterni” – e verranno diretti da registi di alto livello nel panorama italiano, affrontando testi di autori classici e contemporanei.

La prima prova della compagnia per lo spettacolo Rosso Venerdì – tenutasi lunedì 25 maggio alla Sala Bartoli alla presenza dell’autore Cavosi – è stata l’occasione per presentare alla stampa gli attori che comporranno questo nucleo stabile e inoltre per incontrare i registi che lo dirigeranno per l’intera stagione 2015-2016. Oltre a Franco Però che coinvolgerà la gran parte del nucleo in Scandalo di Schnitzler – produzione inedita che debutta al Mittelfest 2015 – figurano nel novero dei registi il nome di Igor Pison, cui è stata affidato il testo di Roberto Cavosi Rosso Venerdì e altre presenze di notevole prestigio come Fausto Paravidino e Serena Sinigaglia, che firmeranno due nuove produzioni i cui titoli saranno annunciati in seguito.

Il nucleo stabile di attori – ha spiegato il direttore Franco Però – nasce nell’ottica di lavorare nelsegno della continuità, facendo riferimento a una compagine di artisti scelti secondo canoni di qualità e talento, in grande parte provenienti dal territorio in cui lo Stabile regionale è radicato, ma tutti anche forti di una carriera svolta sul piano nazionale e di esperienze formative significative.

Il nucleo sarà composto da: Filippo Borghi, Adriano Braidotti, Ester Galazzi, Andrea Germani, Lara Komar, Riccardo Maranzana, Francesco Migliaccio, Maria Grazia Plos a cui per il debutto di Rosso Venerdì e per Scandalo si unisce la giovane Federica De Benedittis.

Alcuni sono nomi che il pubblico riconoscerà e apprezzerà per averli già applauditi in spettacoli firmati in passato dal Teatro Stabile – è il caso di Adriano Braidotti, Ester Galazzi, Andrea Germani, Riccardo Maranzana, Francesco Migliaccio, Maria Grazia Plos – come su altri palcoscenici regionali e italiani. Altri rappresentano la volontà dello Stabile di rapportarsi a realtà culturali e teatrali della regione, con cui il direttore Però ha iniziato a tessere un dialogo intenso e destinato a essere incrementato: è il caso di Lara Komar, ottima interprete del Teatro Stabile Sloveno con cui è in atto un’importante collaborazione e che esprime dunque la dimensione bilingue della città, ed è anche il caso di Filippo Borghi, talentuoso diplomando della Civica Accademia Arte D’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine, istituzione con cui è nata una fruttuosa sinergia.

Federica De Benedittis, infine, è una brava giovane attrice che ha da poco concluso la propria formazione all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”: selezionata da Franco Però per lo spettacolo schnitzleriano – nella logica di una collaborazione non episodica con il nucleo artistico – è stata coinvolta anche in questa prima fase di prove di Rosso Venerdì.

Le due prime nuove produzioni dello Stabile regionale, saranno provate praticamente in contemporaneità – in un’ottica di ottimizzazione dei tempi e delle risorse – a Trieste, da oggi fino a luglio: su Rosso Venerdì infatti si inizia a lavorare dal 25 maggio alla Sala Bartoli, per essere pronti a fine giugno, mentre Scandalo di Schnitzler sarà in prova dal 10 giugno, fino al debutto al Mittelfest previsto il 26 luglio prossimo.

Notevole il gruppo di registi che si avvicenderanno alla guida della compagnia stabile: artisti molto vari per formazione e poetica, che regaleranno ad attori e spettatori induzioni diverse, approcciandosi al teatro da differenti punti di vista e donando ognuno i propri linguaggi ed il proprio immaginario espressivo. Arricchiranno così l’alfabeto di codici e di riflessioni della compagnia e del pubblico, di cui il Teatro si pone quale punto di riferimento ideale e artistico.

Fra loro, un fondamentale denominatore comune: oltre alle sicure doti artistiche, un interesse profondo per il territorio e la città, per i suoi orizzonti futuri, per la sua storia, per il suo tessuto prezioso e complesso in cui s’intreccia una ricca varietà di istanze culturali. «È in queste culture, in questi mondi, che un progetto artistico deve trovare la sua prima ragion d’essere» sostiene infatti Franco Però, che affrontando in Scandalo un testo inedito e dalle attualissime inquietudini, guarda al mondo ex asburgico e a quello di lingua tedesca, da cui germina in parte la nostra cultura.

Rosso Venerdì, opera di Roberto Cavosi – uno fra gli autori più affascinanti e profondi del panorama italiano – arricchisce di un nuovo titolo l’itinerario dedicato alla drammaturgia contemporanea che lo Stabile da sempre percorre e incentiva. La regia sarà di Igor Pison, artista giovane, triestino ma di cultura slovena e di formazione tedesca, che nella stagione passata ha firmato Trieste una città in guerra/Trst mesto v vojni, coproduzione molto applaudita fra il Teatro Stabile regionale e lo Stabile Sloveno. Prosegue con questo visionario allestimento il suo percorso di collaborazione con il Teatro. In Rosso Venerdì Cavosi tratteggia una Passione moderna e palpitante di verità, che ci parla attraverso un mosaico di storie. Guarda talvolta con durezza, talaltra con profonda comprensione i suoi protagonisti, ai quali concede, dopo il vortice d’angoscia del Calvario, un raggio di speranza.

Faranno parte della squadra di registi in forza allo Stabile regionale, infine, Serena Sinigaglia, regista pura e molto interessante, che con Trieste ha già avuto in passato un legame professionale e che guiderà la compagnia in un ulteriore spettacolo di nuova drammaturgia.

Autore dei più affermati, ma anche attore e regista, si impegnerà in quest’ultimo ruolo anche Fausto Paravidino, che allo Stabile è stato apprezzato molto spesso sia per la drammaturgia che per l’interpretazione e la direzione (pensiamo, nella stagione appena conclusa, a I vicini): affronterà un testo del secolo scorso. I lavori sopracitati, cui si aggiungerà ancora qualche ulteriore impegno sulla scena, saranno naturalmente inseriti nel cartellone 2015-2016 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.

 

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