Splendor, "Prepaliamoci" termina con le risate dei RetroScena. I nostri "Oscar" alla rassegna
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- Categoria: Teatro
- Pubblicato Martedì, 19 Maggio 2015 07:14
- Scritto da Timothy Dissegna
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San Daniele del Friuli (Ud) - Dopo cinque spettacoli, tutti in anteprima, si è conclusa con il sesto domenica 17 sera, al Teatro Splendor, la rassegna "Prepaliamoci" dedicata ai gruppi teatrali partecipanti al Palio studentesco udinese che volevano "sperimentare" il proprio lavoro prima del debutto al Palamostre. Anche se, questa volta, la conclusione è stata affidata a chi vi ha già recitato quest'anno, i RetroScena! (foto di Benedetta Folena), compagnia itinerante composta da studenti ed ex che con il Palio hanno un legame profondo.
Di fronte a un nutrito pubblico, è andata così in scena "I segreti della famiglia Brewster", liberamente tratto e modificato da una delle commedie più rappresentate alla celebre rassegna udinese, "Arsenico e vecchi merletti" di Joseph Kesselring, prodotta dall'associazione culturale TeatroTuttoTondo di Buttrio. La scelta non stata dovuta a una mancanza d'idee originali da parte dei registi Elisa Floreaini e Paolo Zucchiatti, bensì alla loro intenzione di coinvolgere i ragazzi (14, il numero più alto finora per la compagnia) con un testo che li prevedesse tutti.
Missione riuscita, si può dire. Perché se l'opera originale è di per sé un inno alla risata, quella dei Retroscena riesce ad aggiungere qualcosa in più, un impronta che molti vorrebbero imprimere sui testi famosi ma che non sempre si nota. Merito soprattutto per l'aggiunta di scene inedite e inventate nel corso delle prove, non impedendo tuttavia che lo spettacolo si rallentasse a volte e procedesse un po' a fatica. Le gag umoristiche hanno però ristabilito la linearità del racconto, non lasciando nulla al caso.
A Londra, le anziane sorelle Abby e Martha Brewster vivono da sole, insieme al nipote Teddy che si crede il Presidente degli Stati Uniti Roosevelt. La coppia vive tranquilla, benvoluta da tutto il quartiere, ma sotto questa loro aria innocente nascondono i propri scheletri nell'armadio. E quando il loro nipote Mortimer scopre, inaspettatamente, uno dei molti segreti alla famiglia Brewster, ne rimane a dir poco sconvolto ma fa di tutto per salvare le parenti. La situazione si capovolge ulteriormente quando fa la sua ricomparsa suo fratello Jonathan, dopo tanti anni di assenza e con il volto trasfigurato come Michael Jackson.
In un gioco di incastri ed equivoci, ognuno cercherà di nascondere il più possibile i propri segreti, letteralmente, in cantina. Le risate sono una costante dall'inizio alla fine, ma fanno da sfondo ai contrasti che dominano la scena: tra fratelli, tra giusto e sbagliato, tra folle e razionale. I Brewster diventano così il riflesso deformato ed estremo di ogni nostra famiglia, sempre pronta a punzecchiarsi al proprio interno.
Finito "Prepaliamoci", ecco allora una nostra piccola versione dei Premi Oscar per i giovani che si sono distinti in queste settimane: il León Steponovitch Tolchinsky ("Fools") del Malignani è il Miglior attore, l'Antigone ("Antigone - Il dono") del Bertoni la Migliore attrice, Migliori costumi e Miglior scenografia vanno al Manzini ("Sogno di una notte di mezza estate") e il Miglior adattamento, includendo l'originalità aggiunta all'opera, senz'altro al Marinelli ("L'avaro").