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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Bergonzoni con “Nessi” al Teatro Verdi di Pordenone

Bergonzoni con “Nessi” al Teatro Verdi di Pordenone

Pordenone – E dopo Trieste è la volta di Pordenone dove, domani venerdì 10 aprile, Bergonzoni con “Nessi”si esibirà nel palcoscenico del Verdi, alle ore 20.45

Fili tesi e tirati, trame e reti, tessute e intrecciate per collegarsi con il resto del pianeta. È questo che

Alessandro Bergonzoni, mattatore della parola e artista di estrema effervescenza mentale,  racconterà al pubblico  nel suo spettacolo ironico e spiazzante Nessi, ovvero quella necessità assoluta e contemporanea di vivere collegati con altre vite, altri orizzonti, altre esperienze, non necessariamente e solamente umane che ci possono così permettere percorsi oltre l'io finito per espandersi verso un "noi" veramente universale.

Nessi non è uno spettacolo. E’ un’ invocazione”,  dice Bergonzoni commentando questo tour che lo porta in teatri sempre pieni, per un monologo in cui stavolta “i giochi di parola sono ridotti all’osso”. E’ un Bergonzoni accorato e quasi disperato, che insiste anche sul ruolo dell’artista. “Il nostro compito non si esaurisce con lo spettacolo o con la scrittura di un libro. Si è artisti soprattutto prima e dopo. Come il chirurgo che non smette di esserlo a operazione finita, ma torna a casa ed è ancor più medico e malato: padre e figlio, sano e morente. Tesse e cerca nessi, come dovremmo fare tutti noi”.

In questo quattordicesimo lavoro da lui scritto e interpretato e diretto in coppia con Riccardo Rodolfi, Bergonzoni si trova in un'assoluta solitudine drammaturgica, al centro di una cosmogonia comica circondato da una scenografia "prematura", da lui concepita, alle prese con un testo che a volte potrebbe anche essere una candida e poetica confessione esistenziale, senza per questo rinunciare alla sua dirompente visione stereoscopica che è diventata, in questi anni, materia complessa, comicamente eccedente e intrecciata in maniera sempre più stretta tra creazione-osservazione-deduzione.

“Nessinon è collegamento è conoscenza, non è comunicazione è conoscenza. Noi da quando nasciamo e rinasciamo siamo pieni di fili, ci colleghiamo con gli altri”, e Bergonzoni oltre a far ridere il suo pubblico, chiama in causa tutti quei doveri verso gli altri, i figli, gli amici, i malati, i poveri, i ricchi, la natura”.

Nessi, come dice Bergonzoni,  “è un tema di rinascita, una necessità di diventare perché non c’è più la differenza tra attore e spettatore, non c’è più confine tra una canzone che ci fa piangere e quello che fa inorridire, non c’è più confine tra la morte degli altri e la nostra vita, non c’è confine tra i miei figli e quelli degli altri che non sono miei. Questo è un lavoro in cui si rischia la pazzia? “No, noi raschiamo la pazzia, la stiamo raschiando, il barile è già finito. L’uomo è un’opera umana: dentro le carceri ci sono opere umane che non vengono tutelate dallo stato. Noi dividiamo la bellezza dalla cosa meno bella, va riconquistato a suon di anime un nuovo linguaggio e una nuova dimensione. Io la chiamo cambio di frequenza”.

E come sempre prima dello spettacolo ci sarà l’happy hour con i prodotti a chilometro zero del territorio (info e prenotazioni 0434 29009 e attraverso il sito del teatro) nell’area bar dalle 19.30.

Informazioni e aggiornamenti sul sito www.comunalegiuseppeverdi.it, facebook e Twitter (@teatroverdipn), #unabellastagione, telefono: 0434 247624

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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