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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

La giovane compagnia Ippogrifo mette in scena l'Antigone al Teatro Nuovo Giovanni da Udine

La giovane compagnia Ippogrifo mette in scena l'Antigone al Teatro Nuovo Giovanni da Udine

Udine - Confrontarsi con un classico, il tentativo di riappropriarsene per darne nuova linfa scenica, porta con sé un inevitabile confronto con l’aleatorietà, motivo di responsabilità e tensione per attori e regia, sintomo di diffidenza mista a curiosità per lo spettatore.

La giovane compagnia Ippogrifo ha fatto la sua scommessa, inscenando l’Antigone di Sofocle e proponendo la sua giocata al Teatro Nuovo Giovanni da Udine nella serata di sabato 28 febbraio.

Lo spettacolo, secondo appuntamento della rassegna “Giovani compagnie e classici”, è una sfida, sempre reverenziale, al mostro sacro della tragedia greca, capolavoro impermeabile al tempo per la sua sempreverde attualità, motivo di fascino certo, ma non per questo improduttivo di riflessioni critiche sul presente, anzi.

Fedele alla struttura narrativa originale, il contrasto nella Tebe antica tra il sovrano Cretone e la giovane Antigone per la sepoltura da concedere ai due fratelli Eteocle e Polince, l’uno morto per la patria, l’altro come traditore, ciò che di sicuro affascina della recita sono le scelte rappresentative.

Un palcoscenico in continuo mutamento accompagna la vicenda: spogliato dei tradizionali allestimenti scenici si mostra nudo al pubblico, presta il suo scheletro e le sue mastodontiche nervature ad un salotto tragico di ambientazione novecentesca.

Gli stendardi, simboli perentori del potere, sono l’unico elemento fisso e immutabile, a richiamare una collocazione spazio-temporale nella Germania nazista assai innovativa e originale, seppur non del tutto e fino in fondo sfruttata.

Ulteriore elemento di rinnovamento, nella la regia di Alberto Rizzi, è il vestito scenico, blu-nero o bianco-oro qui non rileva: il classico coro greco è implicitamente presente e demanda la sua funzione agli stessi protagonisti, assumendo i dialoghi la forma del canto, del ballo, del suono.

Nondimeno l’Antigone è sempre l’Antigone, al di là di ogni ambientazione o vocalizzo, contenitore sintetico eppure senza fondo di grandi temi, primo tra tutti la concezione del diritto e il suo rapporto con la legge: la contrapposizione tra diritto naturale e diritto positivo viene incarnata nei due protagonisti, con Antigone quale protettrice e sostenitrice di quella legge morale che discende direttamente dagli dei, e Cretone quale fedele adepto del primato della legge da lui stesso promulgata.

Di sicuro rilevo poi altri temi quali il rapporto tra potere e libertà o il ruolo della donna: tutti di certo motivo di ragionamento, soprattutto se slegati da una connotazione storica di contorno e letti con la consapevolezza della loro concreta rilevanza nell’epoca attuale.

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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