Al Teatro Stabile Fvg in scena "Una" di Luttman
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- Categoria: Teatro
- Pubblicato Sabato, 01 Marzo 2014 17:21
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - In replica fino al 9 marzo a Trieste alla Sala Bartoli del Teatro Stabile Friuli Venezia Giulia, va in scena “UNA” di Enrico Luttman, per la regia di Marco Casazza e nell'interpretazione di Maria Grazia Plos.
Sola in scena Maria Grazia Plos riesce molto bene a regalare alla platea uno spaccato di vita dedicato ad una donna qualunque, la donna simile a molte altre, quella che non emerge: un po' perchè non è mai stata bella, un po' perchè non è mai stata apariscente, un po' perchè forse non vuole.
Con alle spalle una montagna di biancheria da lavare e stirare questa donna parla da sola, e si racconta, fissando la platea, rielaborando la sua vita familiare, il suo rapporto con genitori e fratello ed il suo quotidiano con il marito e la figlia diciannovenne. Nelle sue parole l'amarezza spesso condita da ironia di una donna che non esce dallo schema precostituito dello stare al “suo posto” di moglie e madre. Una posizione scomoda e comoda allo stesso tempo, nella quale riesce a confezionare pensieri fantasiosi in cui trova posto un ipotetico tradimento del marito (scaturito da segni di rossetto su una camicia che sta stirando), un suo ipotetico tradimento con “Esus” un aitante insegnante di merengue dal fisico scolpito ed il tentativo di trovare nuove amicizie con cui andare ad un cinema pomeridiano.
Tutte ipotesi, dunque, raccontate però con dovizia di particolari ed in cui a tratti la donna crede, fondendo fantasia e realtà e concedendosi un “cicchetto” di tanto in tanto.
Ipotesi che le forniscono quella vitalità che non riesce a trovare nel suo piccolo universo claustrofobico che però non manca di proteggerla dalla realtà.
Bravissima, Maria Grazia Plos a regalare un'intensità straordinaria ad un archetipo di donna che forse ai giorni nostri sembra non avere più molta sostanza, ma che in realtà nasconde serpeggianti verità quotidiane ancora oggi ben vive anche se poco “apariscenti” come lo è “UNA”.
Applausi calorosi e ripetuti a fine monologo (circa un'ora e venti) ai quali l'attrice risponde ironicamente: “anche se gli applausi non finiscono, Esus (l'aitante insegnate di merengue con cui la protagonista fantastica un incontro), non esce”.
Per la stagione “altri percorsi” dello stabile regionale l'inizio delle repliche serali è alle ore 21, le pomeridiane partono invece dalle 17.