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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Molière a Monfalcone: Paolo Bonacelli è "Il malato immaginario"

Monfalcone - La stagione di prosa del Teatro Comunale di Monfalcone prosegue, martedì 11 e mercoledì 12 febbraio alle ore 20.45, con Il malato immaginario, fra i capolavori di Molière accanto al Tartufo e alMisantropo e ultima commedia del grande uomo di teatro francese. Farsa straordinariamente ricca di spunti comici, Il malato immaginario rappresenta senza dubbio il testamento di Molière, la sua visione del mondo disillusa, la sua mancanza di fiducia negli uomini.
Nella rilettura diretta da Marco Bernardi per il Teatro Stabile di Bolzano, a vestire i panni del protagonista ipocondriaco è Paolo Bonacelli, che torna a interpretare Argante a venticinque anni di distanza dell’edizione diretta da Mario Missiroli. Al suo fianco, a capitanare l’affiatata compagnia dello Stabile di Bolzano, Patrizia Milani e Carlo Simoni.

Lo spettacolo diretto da Bernardi è giunto alla sua terza stagione, con oltre 170 repliche nei maggiori teatri italiani e un grande successo di pubblico e critica.

Argante– padre di una bella figlia, marito di una donna avida e fedifraga e vittima di uno sciame di dottori avvoltoi e ciarlatani – è il malato immaginario del titolo, un personaggio che Molière cucì magistralmente su di sé ma che riuscì ad interpretare solo per quattro recite, prima di morire venerdì 17 febbraio 1673, pochi minuti dopo la chiusura del sipario.
“Argante è un uomo buono, generoso e innamorato, circondato da un assortimento di pazzi – afferma Paolo Bonacelli – che soffre di una solitudine esistenziale e questa sua caratteristica rivela il tratto autobiografico della commedia di Molière”. Il malato immaginario è un testo che ancora oggi è circondato da un alone di “sacralità teatrale”, con il quale si sono misurati molti grandi nomi del teatro italiano, registi e attori del calibro di De Lullo con Romolo Valli, la Shammah con Franco Parenti e Lassalle con Giulio Bosetti.
La versione del Malato immaginario firmata da Marco Bernardi approfondisce il duplice carattere della commedia, in cui la perfetta costruzione comica di un’esilarante farsa è intrisa di riflessioni amare sulla condizione umana e si snoda lungo i tre atti fino a dispiegare un alone onirico. Lo scontro fra due forze opposte è, secondo il regista, il tema interpretativo dell’ultimo grande capolavoro del commediografo francese: “da un lato la formidabile struttura comica, con la sua perfetta efficacia e il ritmo forsennato, dall’altro la particolare percezione del testo, ‘insanguinato’ dalla morte di Molière quasi in scena e quindi riletto alla luce della sua biografia”.

I biglietti sono in vendita presso la Biglietteria del Teatro (da lunedì a sabato, ore 17-19), l'agenzia Ticketpoint di Trieste, la Libreria Antonini di Gorizia, l'ERT di Udine e on line sul sito www.pointticket.it. La Biglietteria del Teatro (tel. 0481 494 664) accetta prenotazioni telefoniche.

(In apertura: Patrizia Milani, Paolo Bonacelli, Carlo Simoni inuna foto di Tommaso Le Pera)

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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