Mittelfest, 8 giorni di spettacoli. Mitteleuropa in musica con Enrico Bronzi e la Camerata Salzburg
- Dettagli
- Categoria: Musica
- Pubblicato Martedì, 22 Luglio 2014 12:36
- Scritto da Marzio Serbo
- Visite: 843
Cividale del Friuli (Ud) - Mittelfest è crogiuolo di spettacoli, musiche ed eventi: in molti sono ad amarlo e frequentarlo, pochi i fortunati che possono godere di tutte le otto giornate del festival che si chiuderà il prossimo 27 luglio.
Nel frattempo deve essere segnalato un concerto di musica classica che domenica 20 ha fatto vibrare lo spirito del numeroso pubblico presente nella chiesa di San Francesco a Cividale.
La Camerata Salzburg, fondata da uno dei padri del Festival di Salisburgo Bernhard Paumgartner che nel 1952 riunì docenti e studenti del Mozarteum in un ensamble che da allora è sempre presente sulla scena internazionale.
Orchestra da camera, dal suono energico, giovane, brillante e, al contempo, capace di intagliare controllati soavi pianissimi e chiaroscuri dettagliati, a Cividale si è affidata alla direzione del violoncellista Enrico Bronzi per un programma dal vago titolo “Wiener klassik und moderne”.
Dopo un primo dovuto prologo, con le 6 Ländlerische Tänze KV606 di Wolfgang Amadeus Mozart, già la compagine iniziava a ruggire effervescente con i 10 Waltzer für Streichorchester di Arnold Schönberg, dove il piglio del direttore bene si amalgamava con il gesto compatto e preciso degli archi. L’attesa dei più, ora aveva il sapore dello scetticismo: in programma Franz Joseph Haydn con il Concerto in do maggiore per violoncello e orchestra Hob. VIIb:1 e Bronzi siede al violoncello.
La curiosità preme e ci si chiede se prevarrà il concertista sul direttore. L’orchestra inizia, pronta al suo gesto rapido e la partitura sembra riscriversi con traboccante energia vitale. Il violoncello è generoso e altrettanto l’ensemble che non gli permette di svincolarsi dal ritmo che egli stesso incalza. La sfida è ampiamente superata: è un’ovazione l’applauso del pubblico che premia l’equilibrio di Bronzi e l’altezza della performance della Salzburg. Così i ringraziamenti al termine della prima parte, sono incoronati con un bis ancora da Haydn.
Dopo l’intervallo il programma prevede i “Fünf strücke” op.5 di Anton Webern scritti nel 1909 per quartetto, eseguiti qui nella versione per orchestra, un apice geniale di modernità, presentato con delicata minuziosa precisione ritmica dalla Camerata che ha quindi concluso il concerto con la Sinfonia n.6 in do maggiore D589 di Franz Schubert. Chiara, suadente, è eseguita con giusta misura e sereno equilibrio fra gli umori allegri e scherzosi e le dichiarazioni romantiche del compositore che i salisburghesi con Enrico Bronzi hanno saputo raccontare dettagliatamente.
Nella cornice di Piazza Duomo, nella capitale del Mittelfest, domenica 20 è anche andata in scena la prima assoluta di “Sciantose, eccentriche e dive del microfono. Storia di canzonette e guerre mondiali”. Scritto e diretto da Giorgio Umberto Bozzo, lo spettacolo, presentato come commedia musicale, è un mélange di canzoni e testi, letti a leggio e un po’ stentatamente amalgamati dall’ironia redatta a copione per la brillante Ariella Reggio e le fantastiche Marinetti, bravissimi attori-cantanti nei panni di tre sorelle parodia del Trio Lescano.
Abilissimi a interpretare lo swing italiano degli anni Venti e Trenta, le Marinetti si confrontano qui con la divertente interpretazione attoriale della Reggio che incarna la Belle Époque, così che sono messi a confronto, in un testo a volte forzato, se non stentato, i due conflitti mondiali e la musica e la società di quei tempi.
Il risultato, malgrado la cura filologica delle partiture musicali curate da Christian Schmitz e dall’ironia di Ariella Reggio è comunque solo un potpourri di musiche e testi, anche se assai gradevoli, che sgambettano fra i resoconti originali di sciantose e comici di avanspettacolo, cercando di spiccare il volo con il manifesto di Marinetti, i versi di Saba e le citazioni di Ungaretti, ma incespicano passo dopo passo in un refrain troppo didascalico. Rimane debole il fil rouge che dovrebbe rendere lo spettacolo coeso.
Le Marinetti, già presenti a Trieste nel 2013 nel cartellone del Bobbio con un loro spettacolo, potranno essere applaudite ancora assieme ad Ariella Reggio in questa produzione de La Contrada, per una replica in piazza Verdi a Trieste, nel contesto delle manifestazioni di “Trieste Estate” 2014, mercoledì 30 luglio alle ore 21.00.
Credits: Foto Luca D'Agostino. Tutti i diritti riservati