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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Beethoven contro lo Spread. A Trieste sinergie inedite per battere la crisi (economica e culturale).

Beethoven contro lo Spread. A Trieste sinergie inedite per battere la crisi (economica e culturale).

Trieste - Mai come in tempo di crisi l’unione fa la forza. E, per la prima volta nella storia di Trieste, la Società dei Concerti e la Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” si alleano e propongono una scommessa.

Oggi, riuniti alle 15 nella sala San Giusto dello Star Hotel Savoia Excelsior alla presenza del sindaco Roberto Cosolini, l’Assessore all’Educazione Antonella Grim, il Direttore artistico della Società dei Concerti di Trieste Giovanni Baldini, il Presidente Nello Gonzini, il dott. Claudio Orazi Sovrintendente  del Teatro Lirico “Giuseppe Verdi" di Trieste e il dott. Andrea Lausi, Direttore artistico del Festival Wunderkammer, hanno lanciato il progetto “Nove”.

Tutti hanno concordato sul fatto che il futuro della musica e della cultura musicale è riposto nella gioventù e che ai giovani è dovuta un’attenzione pedagogica e didattica con cui saranno formati i futuri ascoltatori e i sostenitori dei fenomeni artistici e culturali. A loro, in modo particolare, è rivolto questo progetto.

Un progetto articolato in un ampio ventaglio di proposte, la prima delle quali – che è anche la scommessa e la sfida anti-crisi – prevede una serie di numeri: è quella di riuscire a portare a teatro, nella prossima stagione,  almeno 300 studenti under 35 e farli assistere a 12 concerti al prezzo incredibile di 50 €. Vale a dire 4 € a concerto.

Per riuscire nell’intento, è stata ingaggiata come esperta di marketing la dott.ssa Paola Russo che ha preannunciato una campagna pubblicitaria agguerrita – tra settembre e ottobre – che stupirà e sbalordirà la cittadinanza e punterà sull’avvicinamento dei più giovani alla musica. E, naturalmente, non ha rivelato altro per non smorzare la sorpresa.

Al contrario sono state ben delineate le iniziative che animeranno, in modo assolutamente inedito per la città, la prossima stagione sinfonica.

Progetto “Nove” perché, in sei anni, saranno presentate tutte le sinfonie di Beethoven al Teatro Verdi, a partire dal prossimo 11 novembre con la 4° e la 5° Sinfonia. Per l’occasione dirigerà l’orchestra il M° Frank Shipway, allievo di Sir Barbirolli e di Von Karajan.

Per guadagnare all’ascolto anche i meno esperti, alcune sonate di Beethoven – come “Alchiaro di luna” e la 111, si svolgeranno in forma di lezione concerto e saranno affidate a Roberto Prosseda, ottimo divulgatore oltre che valente pianista. E ancora: riduzioni delle sinfonie per quattro mani, video proiezioni introduttive e spiegazioni chiare e semplici mediante un linguaggio vicino alla sensibilità dell’ascoltatore profano.

E poi, prima di ogni concerto sarà indetta una Settimana Beethoveniana in cui sono previste lezioni, conferenze, tavole rotonde, interviste e interventi di famosi musicologi. Ogni evento sarà documentato da un video a cura della Associazione Blooperslab. E poi coreografie e opere d’arte a cura degli studenti di alcuni istituti cittadini.

Andrea Lausi ha assicurato che l’apporto di Wunderkammer rinforzerà l’aspetto interdisciplinare e filologico con l’attenzione alla musica antica e ai suoi strumenti e, assieme all’International Chamber Music Academy di Duino, rilancerà una tradizione ormai desueta: riportare la musica da camera nei salotti privati e incontrare direttamente e da vicino gli esecutori.

Insomma: un cartellone 2013-2014 articolato, vario e ricco di iniziative coinvolgenti e di ottima levatura che vede impegnati concertisti di fama internazionale come le pianiste Beatrice Rana e Yulianna Avdeeva, il violoncellista brasiliano Antonio Meneses, il giovane violinista norvegese Henning Kraggerud e l’astro nascente del pianismo internazionale Naruhiko Kawaguchi.

Conclusa, quindi, la stagione della Società dei Concerti con 58 nuovi soci e oltre 12.000 presenze al Teatro Rossetti, il mondo triestino della musica da camera e lirica pensa in grande e punta in alto.

Infatti, in apertura, il presidente Gonzini ha ricordato come Beethoven fosse persona di forte rigore etico e appassionato estimatore di Immanuel Kant, il filosofo dell'esperienza morale, auspicando così che questa musica possa essere il tramite attraverso il quale il sistema etico si consolidi nelle giovani generazioni.


Un immagine della conferenza stampa

[Roberto Calogiuri]

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Capo redattore: Tiziana Melloni
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