Al via il Festival del Cinema “I Mille occhi: Lettera da una sconosciuta”XI edizione
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- Categoria: Cinema
- Pubblicato Sabato, 08 Settembre 2012 16:54
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Trieste - Undicesima edizione per il Festival internazionale del cinema e delle arti - Imille occhi che si terrà a Trieste presso il Cinema Ariston dal 14 al 20 settembre con anteprima a Roma, Cinema Trevi – Cineteca Nazionale, i giorni 11 e 12 settembre. Appuntamento caratterizzato da un programma fitto di contenuti, proiezioni e incontri tra cui spicca l'omaggio a Valerio Zurlini nel trentennale dalla scomparsa. Marc Scialom e premio Anno uno 2012: in anteprima europea e alla presenza del cineasta la proiezione del suo Nuit sur la mer. Ospite d'eccezione alla serata inaugurale l'attrice serba Milena Dravić.
I mille occhi raccolgono la sfida e propongono un programma che annulla la distanza tra novità cinematografiche e retrospettive, intrecciando per il pubblico di oggi capolavori del passato e scoperte del cinema del presente. Nello stesso senso il premio Anno uno è assegnato ad un regista per la sua intera opera con particolare sottolineatura di un suo film recente. Quest'anno il riconoscimento va al regista franco-tunisino di origini ebraico-italiane Marc Scialom, già ospite della precedente edizione del festival e ora presente con il suo nuovo capolavoro Nuit sur la mer che verrà proiettato a Trieste in anteprima europea.
I Mille occhi saranno puntati su Roma per l'anteprima dei giorni 11 e 12 settembre: per il terzo anno il Cinema Trevi ospiterà parte della selezione del festival, a conferma della crescita della manifestazione e del consolidamento della partnership con CSC-Cineteca Nazionale.
Performance di assoluto rilievo dell'edizione 2012 è l'omaggio a Valerio Zurlini che, giungendo nel trentennale della sua morte, si presenta come la più completa personale del regista sin qui realizzata. Ospite d'eccezione alla serata inaugurale sarà l'attrice serba Milena Dravić, splendida interprete di Le soldatesse, film girato nel 1965 da Zurlini in territorio jugoslavo. Sullo schermo pellicole indimenticabili proiettate nelle migliori copie in 35 millimetri: “La ragazza con la valigia” con un'incantevole Claudia Cardinale ventunenne agli esordi, “La prima notte di quiete” con Alain Delon, ma anche i suoi primi cortometraggi, i caroselli con Mina per la televisione e l'anteprima dalla Mostra di Venezia del documentario di Adolfo Conti Gli anni delle immagini perdute. Il tutto in un intreccio di collegamenti rivelatori e di fuori campo che da sempre caratterizzano la natura del festival I mille occhi confermandone l'appassionato lavoro di ricerca di contenuti e di linguaggi. Per speciale concessione dell'Asac.
Le proiezioni saranno accompagnate dagli interventi di critici, collaboratori, familiari e cultori del cineasta: tra tutti il regista francese Paul Vecchiali, da sempre suo assoluto estimatore. Graditissimo ospite sarà il grande attore Omero Antonutti che omaggerà Zurlini leggendo Nino, la poesia di Umberto Saba da cui il regista progettò un film.
Quando la passione civile incontra la dimensione artistica: con la rassegna dedicata a Giuseppe Fava, coraggioso giornalista italiano vittima della mafia, I mille occhi riscoprono il Fava sceneggiatore, scrittore e uomo di cinema. In programma tra gli altri, Palermo oder Wolfsburg frutto della sua collaborazione con Werner Schroeter, regista più volte ospite del festival e premio Anno uno 2006. Il film, che nel 1980 fu il vincitore dell'Orso d'Oro di Berlino, paradossalmente non venne mai distribuito in Italia.
Il festival celebra Lia Franca nel centenario dalla nascita: autentica diva e luminosa meteora del grande schermo l'attrice triestina fu tra le presenze essenziali di un momento d'oro del cinema italiano. Nella personale a lei dedicata verranno proposti tutti i film della sua breve ma intensa carriera, tra cui Resurrectio, pellicola che detiene il primato non ufficiale come primo lungometraggio sonoro girato in Italia e Gli uomini che mascalzoni...film che la consacrò al successo e che la vede protagonista accanto a Vittorio de Sica.
Nuove zone monografiche si caleranno a Trieste durante I mille occhi: un affettuoso ricordo dell'artista Breda Beban con l'anteprima italiana della sua ultima opera My funeral song, e la concomitante mostra Arte Vivo curata da Dubravka Cherubini in collaborazione con Trieste Contemporanea. E ancora Stephen Dwoskin, importante cineasta contemporaneo che I mille occhi omaggiano a pochi mesi dalla scomparsa con la presentazione di una sorta di diario familiare che riunisce i film da lui dedicati al padre alla madre e alla bisnonna, a cura di Federico Rossin.
Il festival I Mille occhi è ideato e realizzato dall'associazione Anno uno con la Cineteca del Friuli e il Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale. Realizzato con il contributo di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trieste, Comune di Trieste, Fondazione CRTrieste e Fondazione Benefica Alberto e Kathleen Casali.
Il programma del festival è disponibile sul sito www.imilleocchi.com