FEFF17: "Ecotheraphy Getaway Holiday" diverte e indaga l'animo umano
- Dettagli
- Categoria: Cinema
- Pubblicato Sabato, 25 Aprile 2015 21:01
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia.it
- Visite: 414
Udine - Sette donne over 40, in cerca di tranquillità, partono per una vacanza di relax verso la natura incontaminata delle montagne giapponesi. Andrebbe tutto bene se non fosse per la loro guida, un dilettante alla prima esperienza, che ben presto scompare senza lasciare traccia di sé.
Parte da questo Ecotheraphy Getaway Holiday (2014) di Okita Shuichi, commedia proiettata sabato 25 aprile alle 9.15 al Far East Film Festival, presso il Teatro Nuovo Giovanni da Udine.
Il film racconta le avventure di un curioso gruppo di signore, perse nei boschi. Una comitiva al cui interno nascono subito rancori, diffidenze e rivalità, frammentandosi e riunendosi continuamente per sopravvivere in quel luogo lontano dal mondo e, al tempo stesso, così calmo e paradisiaco.
Le sette donne sono diverse tra di loro, nell'età e nel comportamento: Yumin (Chigusa Yasuzawa) è un'estetista che vuole fuggire alla propria età, mascherando la sua vita con bugie per non sentirsi esclusa dagli altri; Kuwaman (Mie Kirihara) e Kumi (Kumiko Kawada) non la smettono di parlare di parlare di problemi di salute, fino ad arrivare ad un umorismo acido; Sekki (Yuriko Ogino) è rimasta da poco vedova, ma nonostante dica di aver superato il lutto qualcosa è ancora rimasto infranto dentro di lei; Keiko (Keiko Tokunou) e Sumisu (Michiko Watanabe) hanno in comune l'amore per la fotografia e, infine, Junjun (Haruko Negishi) è succube di una quotidianità sedentaria e monotona, lontana dalle emozioni.
Dopo aver aspettato il ritorno della guida che era andata in avanscoperta, il gruppo decide di andarlo a cercare, ma ogni loro tentativo sfuma. Dopo aver camminato per ore, infatti, e sul punto di una crisi di nervi collettiva, le signore scelgono di accamparsi in attesa che qualcuno arrivi a salvarle.
E durante la notte ritornano con le emozioni a quando erano ragazze, come se quegli alberi che le circondano fossero le pareti della loro cameretta: ridono, si confidano segreti davanti al fuoco e dormono insieme, sotto un tappeto di foglie gialle e stelle.
Per lunghi tratti monotono e caratterizzato da un senso dell'humour molto sottile (in tipico stile nipponico), il film di Shuichi si salva per la sua profonda capacità di scavare in punta di piedi l'animo umano, toccando i sentimenti delle sette donne. Ognuna ha un talento e cerca qualcosa, anche se non sa bene cosa, e l'unico modo per raggiungerlo è essendo libera. Da ogni vincolo, perfino da sé stesse.