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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Il film su Eluana riceverà un finanziamento di 150mila euro dalla Film Commission

Il film su Eluana riceverà un finanziamento di 150mila euro dalla Film Commission

"Bella addormentata" è il film di Marco Bellocchio ispirato alla tragica vicenda di Eluana Englaro e intepretato da Alba Rohrwacher e Toni Servillo, le cui riprese sono iniziate il 31 gennaio scorso. Il film uscirà in autunno ed è in questi giorni al centro delle polemiche per i finanziamenti che riceverà, 150mila euro in tutto.

Gli esponenti del movimento “Scienza & Vita”, l’associazione che quando Eluana era in stato vegetativo si era opposta affinché non venissero sospese alimentazione e idratazione, non discutono sul contenuto del film ma sul contributo economico riconosciuto al progetto dalla Film Commission del Friuli Venezia Giulia, l’organismo che decide se e come contribuire alla realizzazione di opere cinematografiche e che ha accordato all'opera 150mila euro, il massimo previsto.

Il neurologo Gianluigi Gigli, che nel febbraio 2010 aveva seguito la vicenda a Udine come rappresentante dell’associazione, ha definito la decisione relativa alla concessione dei fondi politicamente sbagliata, dal momento che lo scorso dicembre i partiti avevano espresso la loro contrarietà. Infatti la Regione Friuli Venezia Giulia si era opposta a ogni finanziamento.

Non si tratta tuttavia di un film su Eluana, anche se le tre vicende che lo compongono hanno tutte come tema l'intreccio tra la vita e la morte. Una vicenda, quella di Eluana e del padre Beppino, che ha profondamente toccato Bellocchio, come ha dichiarato egli stesso, e che diventa un'ispirazione sofferta, non una cronaca da ripercorrere. "La storia di Eluana è lo sfondo di altre tre vicende, assolutamente patrimonio del cinema: illusioni, fantasticherie" continua il regista, che conclude: "La mia visione è laica, ma sono dalla parte della vita quando la speranza è la vita: Eluana era già morta».

Bellocchio comunque è abituato alle critiche, che accompagnano la sua carriera fin dal 1965 con "I pugni in tasca" (all'epoca c'era chi lo voleva sequestrare) e che sono continuate fino ai recenti "Buongiorno, notte" e "Vincere".













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