La Nico Pepe in Russia, al Festival Internazionale di Scuole di Teatro Podium
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- Categoria: Spettacoli
- Pubblicato Martedì, 12 Novembre 2013 09:47
- Scritto da Fabiana Dallavalle
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La Civica Accademia d'arte Teatrale Nico Pepe di Udine, rappresenterà l'Italia in Russia. Presentati ieri alla stampa, nella sala Predonzani del Palazzo della Giunta Regionale a Trieste, alla presenza dell' Assessore alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia, Gianni Torrenti e del direttore della Civica Accademia Nico Pepe, Claudio de Maglio, i contenuti e gli obiettivi della prossima trasferta in Russia della Civica Accademia "Nico Pepe" di Udine, unica scuola di teatro italiana invitata al Festival Internazionale di Scuole di Teatro Podium 2013 che si terrà a Mosca dal 15 al 19 novembre, a cura del Boris Schukin Theatre Institute e del Ministero della Cultura della Federazione Russa.
A dare il benvenuto alla delegazione degli allievi attori e dei docenti della Civica Accademia l'assessore Torrenti: “conosco e stimo l’attività di formazione della Civica Accademia Nico Pepe. Questo progetto con la Russia, la colloca tra gli Enti Primari della Regione Friuli Venezia Giulia come i Teatri Stabili, e gli Enti produttivi e di formazione. In un periodo di difficoltà come quello attuale, è un bene sostenere chi ha operato con discernimento e mantenuto la qualità delle offerte culturali. La Regione sostiene e promuove gli scambi internazionali e considera la cultura e la formazione teatrale una importante opportunità per promuovere il territorio e le sue eccellenze, un biglietto da visita che all’estero risulta particolarmente apprezzato, poiché l’Italia è considerata la culla dell’arte e della cultura. Manterremo da oggi in poi un dialogo ancora più stretto con l’accademia teatrale udinese.”
"Questo è per noi un prestigioso riconoscimento che conferma il crescente ruolo internazionale della Nico Pepe che è stata ammessa al festival dopo aver superato una selezione severa” spiega il direttore della Civica Accademia, Claudio de Maglio. “Grazie alla sensibilità e al contributo della Regione possiamo rappresentare l'Italia e il Friuli Venezia Giulia ad un Festival che vedrà protagonisti solo 10 scuole di teatro in totale di cui solo tre provenienti da paesi fuori dalla Russia, oltre alla Pepe il Department of Fine Arts della Keimyung University della Corea del Sud e la Theatre Focus Academy at St. Stephen’s Episcopal School (USA Texas)”.
Claudio de Maglio si è poi soffermato sulle specificità del festival in Russia. “Porteremo il nostro ultimo lavoro, L’Ispettore generale" di Gogol” che ha recentemente debuttato nella stagione Crossover, al teatro Nuovo Giovanni Da Udine. “Siamo chiamati, io ed i miei collaboratori Giuliano Bonanni e Francesco Godina” prosegue il direttore “ insieme agli allievi del terzo e secondo anno, protagonisti della commedia di Gogol, a ‘smontare’ il nostro lavoro e a ricostruirlo di fronte ad un pubblico composto da docenti e allievi inglesi, americani, coreani, russi, in modo da rivelarne genesi e ispirazione. Sentiamo la responsabilità di rappresentare il teatro italiano nella terra di Stanislavskij, padre del primo importante metodo dedicato alla recitazione dell'attore, e soprattutto di rappresentare il nostro lavoro nel teatro in cui Mejerchol'd, allievo di Stanislavskij portò in scena il suo spettacolo più famoso, proprio ‘L'Ispettore generale’ con il titolo di ‘Revizor’ “
In particolare il tema di questa edizione di Podium “How we study” è dedicato alla metodologia di insegnamento della recitazione che costituisce il DNA di ogni scuola, così ogni istituzione è invitata a rappresentare in forma di spettacolo il nostro progetto pedagogico e poi a scambiare esperienze e metodiche con gli altri partecipanti. Il momento conclusivo di questa manifestazione tutta incentrata sullo scambio e il confronto, sarà una tavola rotonda finale guidata dal Comitato di esperti che organizza il festival e che ha voluto riconoscersi nello slogan “In the Art people can go to the Truth in different ways”. Un programma-manifesto molto significativo per la Russia di oggi, talvolta preda di tentazioni di chiusura e reazione.
“Insomma” ha poi concluso de Maglio “andare in terra russa dove è nata la pedagogia dell’attore del XX secolo, per giunta proponendo uno degli autori più amati dai russi, è una vera scommessa, che a Mosca hanno accolto con favore e interesse, in quanto molto curiosi di scoprire come ce la caveremo…”.