Remo Anzovino torna "live" al Miela di Trieste
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- Categoria: Spettacoli
- Pubblicato Venerdì, 08 Marzo 2013 15:47
- Scritto da Fabiana Dallavalle
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“Concerto memorabile”è una definizione sempre più utilizzata nelle recensioni dei live in Italia, tanto da essere quasi inflazionata, ma mai come in questo caso c’è definizione più adatta per descrivere il concerto che il compositore e pianista Remo Anzovino ha tenuto lo scorso 17 novembre al Teatro Verdi di Pordenone, anteprima assoluta del “Viaggiatore Immobile Tour” che sta approdando nei principali teatri italiani e prossimamente farà tappa a Genova (14 marzo), Padova (15 marzo), Firenze (17 marzo), Napoli (20 marzo).
Remo Anzovino punta di diamante della musica made in Friuli Venezia Giulia, si conferma ad oggi come figura di riferimento della musica strumentale italiana, acclamato come compositore fra i più innovativi in circolazione. I suoi album: Dispari, Tabù, Igloo e il nuovo Viaggiatore Immobile, contenente l’intensa 9 ottobre 1963 (Suite for Vajont), rappresentano il naturale sbocco di un’artista che sin da giovanissimo ha lavorato nella musica per il cinema, teatro e pubblicità, ricevendo numerosissimi riconoscimenti. Le composizioni di Remo Anzovino sono caratterizzate da un linguaggio trasversale ed emozionale inconfondibile, un piano sublime tra musica classica, jazz e pop.
La tournee tornerà in regione venerdì 17 maggio per un nuovo entusiasmante concerto che si terrà al Teatro Miela di Trieste.
Il concerto è stato seguito dalle telecamere della Rai Sede Regionale del Friuli Venezia Giulia che ne ha voluto documentare con grande qualità di produzione il valore e lo trasmetterà, per la regia televisiva di Piero Pieri, domenica 10 marzo 2013 alle ore 9,45 su Rai Tre (diffusione fvg) e mercoledì 13 marzo 2013 alle ore 21,10 su Rai Tre Bis (canale 103).
Il compositore Remo Anzovinonel “memorabile concerto” in un Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Pordenone completamente esaurito ha presentato le composizioni del suo ultimo album “Viaggiatore Immobile”, considerato dalla critica nazionale un capolavoro di immaginazione e comunicazione, schizzato come gli altri tre album precedenti (Dispari, Tabù, Igloo) al numero 1 della classifica di iTunes e alcuni suoi grandi classici.
Uno spettacolo che oltre alla fantasia e l'incanto dei temi del musicista pordenonese, ormai un vero marchio stilistico, svela anche un grande performer live, capace di emozionare con un'esecuzione memorabile, accompagnato da una band internazionale composta da Edodea Quintet agli archi, Sebastiano De Gennaro alle percussioni, Marco Anzovino alle chitarre acustiche e percussioni, Alberto Milani alla chitarra elettrica. Tre standing ovation tributate dal pubblico, l'ultima per il brano più atteso e sentito, nella sua prima esecuzione assoluta: 9 ottobre 1963 (Suite for Vajont) composto da Anzovino in memoria del disastro in cui persero 50 anni fa la vita 2000 persone, ed eseguito al pianoforte con l'accompagnamento delle 42 voci maschili del Coro Polifonico di Ruda diretto da Fabiana Noro.
Una musica ed un concerto dall'incredibile forza emotiva ed espressiva.