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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Conclave, fumata nera: le attese dei fedeli nelle parole di un sacerdote di Trieste

Conclave, fumata nera: le attese dei fedeli nelle parole di un sacerdote di Trieste

Roma – Aspettiamo l'esito delle votazioni del Conclave in piazza San Pietro in compagnia di un sacerdote di Trieste, don Andrea Destradi, che in questo periodo studia alla Pontificia Università Gregoriana.

La fumata di martedì 12 marzo – come previsto – è nera, anzi nerissima (il servizio della Cappella Sistina deve aver usato un additivo di colore particolarmente potente per fugare i dubbi), così chiediamo al giovane sacerdote, che nella sua diocesi si occupa di pastorale vocazionale, cosa si aspetta da questo Conclave.

“Mi aspetto un passo avanti della Chiesa, dopo la rinuncia di Benedetto XVI, un gesto che ci ha fatto riflettere sul tema dell'umiltà. Benedetto XVI ha rimesso al centro il significato del ministero nella Chiesa inteso come servizio”.

Le prime parole di papa Ratzinger, lo ricordiamo, furono proprio queste: “Dopo il grande papa Giovanni Paolo II, i signori cardinali hanno eletto me, un semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore”.

Quale compito attende ora il suo successore? “Il nuovo Papa si troverà sul tavolo grosse questioni di rilievo mondiale. Noi italiani a volte non ci rendiamo conto delle dimensioni planetarie del cristianesimo. È il punto di vista di una Chiesa italiana ed europea che danno segni di stanchezza”.

“La Chiesa oggi – prosegue Destradi – non è solo al centro del nostro Paese, ma è sotto gli occhi di tutto il mondo. Questo momento storico è una grande occasione. Mai come ora ho percepito la “cattolicità” della Chiesa”.

La Chiesa però per molte persone è un'istituzione estranea, se non ostile: cosa dovrà fare il nuovo Papa per dare una risposta? “Vedo che ci sono difficoltà da parte di chi è lontano o è stato allontanato dalla comunità. Alla Chiesa si chiede di declinare la fede con linguaggi nuovi per chi vive con modalità nuove: penso ai divorziati, alle famiglie di fatto, agli omosessuali”.

“Risposte vanno date anche a coloro che sono vittime della crisi economica – osserva don Andrea Destradi. - Una Chiesa semplificata potrebbe mettersi a camminare più facilmente con queste persone”.

La questione del rapporto della Chiesa con il denaro è sempre attuale: “Una Chiesa più povera ma non impoverita, ricca di carità: questo è il futuro che vedo possibile”.

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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