Il segno rivelatore: intervista a Francesca Bertoli, autrice del saggio "Il disegno come espressione e cura di sé"
- Dettagli
- Categoria: Libri
- Pubblicato Venerdì, 12 Aprile 2013 14:13
- Scritto da Fabiana Dallavalle
- Visite: 2060
Udine - “Disegnare è contemporaneamente, agire, fare, trasformare selezionare ed adattare. E in questo senso il disegnare può essere ubicato in una posizione mediana tra il sognare e l’agire, sia per le funzioni che per gli scopi. Il disegno dunque non è uno strumento neutro perché può assumere un ruolo aggiuntivo a quello meramente espressivo, trasformandosi in luogo di catarsi.”
Con queste parole contenute nella premessa del volume: “Il disegno come espressione e cura di sé. Un percorso di pedagogia clinica”, Francesca Bertoli, (nella foto), apre la prima parte di un approfondito lavoro di ricerca e di analisi del disegno infantile. Il libro non si presenta come un assemblaggio di teorie sul disegno, ma è l’illustrazione scritta di un percorso di crescita attraverso il disegno. Disegno che è un aiuto eccellente per comprendere il mondo interiore del bambino.
Il bambino infatti disegna non l’oggetto stesso qual è ma l’idea che se ne fa. Egli mette tutto sé stesso nel disegno, spesso senza le difese, le censure degli adulti, usando il disegno per esprimersi, raccontare le sue emozioni, per lasciare un segno ed una traccia di sé.
“Il disegno, spiega ancora l’autrice, non è uno strumento neutro. Come un quadro d’arte contemporanea ci pone innanzi alla trasformazione di un “paesaggio” iniziale che non conosciamo. Lo sforzo costante di chi analizza i disegni , in particolari infantili, è ricordare che per comprenderli non basta studiarli ma bisogna “farli parlare”, perché essi, come diceva Pollock, non illustrano i sentimenti ma li esprimono”.
Un libro che racconta segni, disegni e scrittura, tracciando in maniera completa il percorso grafico dell’Uomo.
Imparare a capire i disegni dei bambini avvicina l’adulto e il pedagogista clinico al mondo del bambino ed alla sua realtà interna.
Francesca Bertoli, laureata in Pedagogia e in Filosofia, già docente di Psicologia Sociale presso l’Università degli Studi di Trieste, Facoltà di Scienze della Formazione, svolge la libera professione come Pedagogista Clinica e Grafologa iscritta agli Albi Civile e Penale del tribunale di Udine. Ha pubblicato presso la casa editrice Bonanno “L’autostima come difesa dalle violenze di genere” in “Guerra & Pace” con A. Guerra et all. (2009); per le edizioni Pensa Multimedia “Burn out negli ambienti di cura” in “Forme di disagio adulto” a cura di I. Padoan (2008); per le Edizioni Goliardiche “Psicologia Sociale della Salute (2007) e “Relazioni interpersonali e uso di sostanze: ricerca sul territorio e ipotesi interpretative” (2000) con G.B. Modonutti; per le Edizioni Franco Angeli “Gruppo, gruppo di lavoro, lavoro di gruppo”(2003) e “Gruppo di lavoro e tecniche di gruppo” (2000) in “Psicologia del lavoro nelle organizzazioni” e in “Psicologia, lavoro, organizzazioni” a cura di P.G. Gabassi; infine sempre come coautrice, per Franco Angeli “Training group. Tra formazione e clinica”(1991, 1992).
Il volume viene presentato giovedì 18 aprile, alle ore 18.00, presso la Libreria Friuli, a Udine, in via Largo del Pecile, dal giornalista Gianpaolo Carbonetto e dall’autrice.