A Pordenone anteprima di Maravee eros con un omaggio a Tina Modotti
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- Categoria: Eventi
- Pubblicato Mercoledì, 18 Luglio 2012 14:36
- Scritto da Tiziana Melloni
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Pordenone - L’undicesima edizione della rassegna Maravee, dal titolo "Maravee Eros. Omaggio a Tina Modotti" fra passione e riflessione in fotografie, installazioni, video, film e performance, quest’anno è ispirata all’amore inteso come passione e dedizione, carnale e viscerale, intellettuale e sensoriale, per l’altro da sé, sia esso la persona, la natura o l’arte stessa. La preview estiva di Maravee si tiene mercoledì 25 luglio alle ore 21.30 nel Chiostro della Biblioteca Civica di Pordenone.
Dopo la preview pordenonese, Maravee aprirà i battenti in autunno al Castello di Susans-Majano (UD), con mostre ed eventi in diverse località, fino a dicembre, quando Maravee approderà alle Obalne Galerije di Capodistria in Slovenia.
Ideata e diretta da Sabrina Zannier, gestita dall’Associazione Maravee grazie al sostegno dell’Assessorato regionale alla Cultura, della Fondazione CRUP e alla prestigiosa partnership di Gervasoni, la rassegna che anche in tempi di crisi e di tagli alla cultura continua a crescere offrendo sempre nuove proposte che dall’arte visiva sfociano nel teatro, nella musica, nel design, nella moda, da quest’anno stringe significative collaborazioni pluriennali sul fronte del cinema.
Rappresentate dagli accordi siglati con Cinemazero e con la Cineteca del Friuli - che hanno concorso al rilancio della figura e dell’opera di Tina Modotti, della quale Cinemazero conserva a livello internazionale il più nutrito archivio di stampe fotografiche e documenti - si affiancano ad altre prestigiose collaborazioni istituzionali e culturali italiane ed estere.
Inserito nella programmazione comunale della rassegna Estate in città, l’evento pordenonese di Maravee - realizzato anche grazie al sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Pordenone e della Banca Popolare FriulAdria – Crédit Agricole, con la sponsorizzazione tecnica di Vicentini Orgnani, curato da Riccardo Costantini di Cinemazero e dal critico jazz Flavio Massarutto - si annuncia come una preview di questa undicesima edizione, concepita come un caloroso omaggio dell’arte contemporanea a Tina Modotti nel 70° anniversario della sua scomparsa.
Donna, fotografa e rivoluzionaria, che visse e operò tra avventura e sacrificio, sangue e romanticismo, intrigo e morte, di Tinissima Maravee e Cinemazero intendono omaggiare il volto più femmineo della sua complessa identità. Quello della stella hollywoodiana del cinema muto, della modella di grandi fotografi e pittori, acclamata dai giornali dell’epoca come bellezza sensuale ed esotica, distintasi per una recitazione incentrata sull'espressività del volto che, più contenuta rispetto a quella delle divine del muto, confermò quella sua modernità artistica che trovò la massima espressione nell’arte fotografica.
Un omaggio a Tina, quello di Maravee e Cinemazero, che metterà in campo un suggestivo evento di visual e musica. Ribadendo il format della rassegna che eleva in tal caso il tema dell’amore a coralità creativa, We love Tina! muterà il chiostro della biblioteca pordenonese in una suggestiva e appassionata scenografia tesa fra immagini e sonorità, performance e virtualità.
Operando sulla nuova frontiera del dialogo fra arte e tecnologia, con un video mapping (proiezione d’immagini su superfici reali per conseguire effetti visivi strabilianti) realizzato per Maravee, l’artista di base emiliana ma di origini gemonesi Elisa Seravalli (capace in performance passate di trasformare persino la nota Torre degli Asinelli bolognese in un gigantesco caleidoscopio visivo) trasformerà le pareti del chiostro nel simbolico luogo di relazione tra la figura e l’arte di Tina Modotti e la visionarietà dell’arte di oggi.
Immagini e proiezioni che a loro volta dialogheranno in presa diretta con la musica jazz del The Leaping Fish Trio, l’ensemble che sonorizzerà il video mapping con Zeno De Rossi alla batteria, Enrico Terragnoli al banjo e alla chitarra elettrica, Paolo Botti alla viola, banjo, dobro, mandolino e armonica.
Il loro particolare suono, vintage e futuribile insieme, accompagnerà le immagini elaborate da Elisa Seravalli mettendo a frutto la spiccata propensione per la narratività e l’amore per le colonne sonore morriconiane.