Museo del Caffè di Trieste, partnership fra musei europei.
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- Pubblicato Mercoledì, 23 Luglio 2014 12:13
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Trieste - Sono oltre i tre i secoli che la città di Trieste conosce il commercio del caffè, divenendone uno dei prodotti di punta in fatto di traffici e di consumo. Non da meno aspetti di natura culturale attraverso i suoi Caffè letterari e movimenti che in essi si ritrovavano.
La strategica posizione geografica della Città, posta fra l'Oriente e l'Occidente, hanno sempre fatto un luogo di smistamento di derrate che vi transitavano e movimentazione di popolazioni che contribuivano a formare la collettività culturale, storica, moltiplicando le lingue e ampliando il ventaglio di cibi e bevande.
Con l'istituzione di agevolazioni alle negoziazioni, voluti dai monarchi austro-ungarici, il porto diviene fonte primaria di lavoro e cuore pulsante di tutta l’area. Uno delle merci di maggiormente movimentate diviene quella del caffè con la presenza di tutti gli attori della filiera commerciale. Figure di spicco dei traffici del coloniale, sia allo stato grezzo mercantile che torrefatto e miscelato, hanno sempre trovato in terra giuliana un substrato fertile ai loro affari. Da ciò si deduce come l'universo caffè sia a Trieste ben radicato e attivo. Di conseguenza, il consumo della nera aromatica, tonificante bevanda toccò limiti di assunzione non registrati altrove e, di conseguenza, i sistemi per prepararlo. A riguardo, troviamo raccolti materiali e pezzi storici afferenti alla realtà portuale, a quella domestica e di consumo pubblico, anche in questo caso, aspetto unico pur in un territorio così ristretto com'è quello della Venezia Giulia.
Cosicchè si è creata da sempre una collezione di oggettistica che, nella maggioranza dei casi, si limitava alla raccolta personale messa assieme per sé e ospitata nella propria dimora oppure in visione negli uffici privati. Trattandosi di particolari collezioni private, nella maggior parte dei casi, i pezzi hanno seguito acquisti secondo il gusto personale senza una impostazione museologica.
Nel 1954 si dà avvio a Trieste alla moderna Fiera Campionaria, entro la quale vi è un manifestazione dedicata alle “Giornate Internazionali del Caffè”, che proseguiranno con la rassegna biennale avente per nome TriestEspresso Expo la cui prima edizione data al 2002. L'anno precedente, nel 2001, l'Autorità Portuale di Trieste, accoglie la proposta di ospitare nei suoi spazi un primo allestimento dedicato al variegato mondo del caffè e, in tempi più recenti, una sezione è ospitata all'interno del Museo Commerciale della Camera di Commercio ubicata in via San Nicolò 7 a Trieste. Per darne visibilità, il curatorio decide di iniziare con degli accordi fra realtà espositive europee aventi la medesima finalità: mettere in luce la cultura associata al verde-brunito chicco di caffè. Cosicchè, nel 2004 si concretizza la prima partnership fra “Musei Europei del Caffè” con la germanica Probat Werke. A seguire, ogni due anni, i paesi coinvolti sono stati la Svizzera, l'Austria, la Francia (Museo Peugeot), l'Ungheria, ora a fine ottobre del 2014 si tratterà dell'Olanda con il suo Museo di Joure della Douwe Egberts. In ogni incontro è coinvolto il console del Paese presente a Trieste. In questa circostanza ha dato il suo patrocinio il Console dei Paesi Bassi a Trieste.
Da quest'anno poi, per la prima volta, prende avvio una mostra temporanea che verrà ospitata in provincia di Trieste nel Museo d'Arte Moderna Ugo Carà di via Roma 9 a Muggia e che coinvolgerà diversi collezionisti e artisti che esporranno le loro opere tematiche. L'inaugurazione della mostra avverrà il 22 ottobre, a seguito della Partnership che si svolgerà, sempre a Muggia nella sala convegni Millo in piazza della Repubblica 4.
Qualora i lettori del presente scritto avessero dei suggerimenti a riguardo, sarà gradito un loro appunto inviando un scritto alla mail di seguito riportata, ogni apporto sarà vagliato con attenzione.
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Gianni Pistrini(Curatore esposizione Museo del Caffè)