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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Dieci artisti interpretano “Alice” nel paese delle meraviglie: un’originale collettiva alla Trat.

Dieci  artisti interpretano “Alice” nel paese delle meraviglie: un’originale collettiva alla Trat.

Trieste  -  “Alice” è il titolo della mostra collettiva, che verrà inaugurata venerdì 25 ottobre alle 18.30 alla galleria Trat.

Quale migliore  occasione per fantasticare e sperimentare forme nuove d’espressione  se non con l’incipit generativo di una favola come Alice nel paese delle meraviglie: “E tu chi sei?” chiede il bruco ad Alice, “…Io…io non lo so, per il momento signore… al massimo potrei dire chi ero quando mi sono alzata stamattina ma da allora ci sono stati parecchi cambiamenti…” è la risposta di Alice.

Alice precipita in un mondo altro, si trasforma continuamente, è protagonista di mille avventure in cui realtà, sogno e magia vivono in continua osmosi, alimentata da un linguaggio basato non solo sul nonsense ma sull’apertura di nuove logiche che non corrispondono per forza a quelle contingenti. Ciò che affascina e sorprende in questa storia è la successione continua dei vari quadri che compongono la narrazione, in ognuno dei quali Alice cresce, rimpiccolisce, si trasforma, attribuendo di volta in volta nuovi significati alle proprie avventure e offrendo nuovi spunti di studio, ricerca, approfondimento a chi si lascia trasportare nel suo strano mondo.

Raffaella Busdon, Claudia Cervo, Olga Danelone, Alberto Deppieri, Massimo de Angelini, Alda Failoni, Francesco Grazioli, Denis Riva, Mario Sillani Djerrahian, Franco Vecchiet, dialogano con Alice e ci offrono 10 Alici diverse.

Nella dimensione fantastica di Alda Failoni Alice è una minuscola bambina che si aggira in boschi fittissimi; nell’immaginario surreale di Raffaella Busdon Alice guarda in un pertugio e poi la vediamo di schiena immersa in un fondo dorato con a fianco due conigli bianchi uno frontale e uno sottosopra. Poi c’è il gatto che sogghigna sulla tela di juta di Claudia Cervo e la Lepre nel mondo apparentemente disordinato di Denis Riva. Olga Danelone invece ricuce la trama della storia riducendo a simboli gli episodi salienti del libro costruendo un vero e proprio inventario d’immagini. Poi c’è Alice di piccole dimensioni seduta su una sedia infinite volte più grande di lei che guarda perplessa ciò che l’aspetta plasmata da Francesco Grazioli. Massimo de Angelini invece ci fa entrare nella tana del coniglio facendoci precipitare in un pozzo “veramente profondo”. Il senso di spaesamento di Alice che attraversa lo specchio in Alberto Deppieri è sottolineato dalla sovrapposizione di più immagini su piani diversi che lasciano fluire il pensiero nel suo divenire.

Diverso l’approccio di Franco Vecchiet che si concentra sul mondo alla rovescia di Alice; rappresentando il calco del retro delle piastrelle e dello specchio di un ipotetico bagno in una qualsiasi casa di chiunque di noi, approccio prettamente concettuale come lo è anche il lavoro di Mario Sillani che gioca con il rapporto tra immagine reale e apparente della fotografia.

trart – viale XX settembre 33, 34126 Trieste. Orario della mostra da martedì a sabato dalle  17.30 alle 19.30 Info: www.trart.it  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel./fax 040775285

Foto: opera di Raffaella Busdon

 

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Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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