Indagini sulla morte di Giulio Regeni: inquirenti italiani, "incompleti" i dati forniti dall'Egitto
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- Categoria: Udine
- Pubblicato Mercoledì, 02 Marzo 2016 21:03
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Roma - Non ci sono immagini di telecamere e i tabulati telefonici sembrano "incompleti". Il plico inviato dall'autorità giudiziaria egiziana a quella italiana appare "parziale" secondo una fonte vicina alle indagini sulla morte di Giulio Regeni, il giovane ricercatore atrocemente torturato e ucciso al Cairo ai primi di febbraio.
I documenti ora al vaglio riguardano anche la prima autopsia, ma anche questi sembrano non complessivi. Vista anche l'assenza di fotografie. Non sembrano risolutive nemmeno le testimonianze di cui si riferisce. Gli inquirenti hanno comunque affidato agli esperti del Ros dei carabinieri e dello Sco della polizia tutto l'incartamento, che è chiaramente scritto in arabo e ha bisogno di una traduzione.
I magistrati di piazzale Clodio, che mantengono il più stretto riserbo e quasi sollecitano il silenzio in favore degli accertamenti da svolgere, aspettano nei prossimi giorni una risposta dagli investigatori di casa nostra. La Farnesina ha preso atto della consegna di una parte del materiale richiesto.
"Si tratta in particolare di informazioni relative a interrogatori di testimoni da parte delle autorità egiziane, al traffico telefonico del cellulare di Giulio Regeni e a una parziale sintesi degli elementi emersi dall'autopsia. Non risultano essere stati ancora consegnati altri materiali informativi richiesti dalle note verbali della nostra Ambasciata - ha aggiunto il ministero -. Spiegando che si tratta di un primo passo utile. La Farnesina ritiene tuttavia che la collaborazione investigativa debba essere sollecitamente completata nell'interesse dell'accertamento della verità".