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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Civici Musei di Udine: presentato il programma all'insegna dell'anti-spot

Civici Musei di Udine: presentato il programma all'insegna dell'anti-spot

Udine: è davvero variegato il programma delle mostre che i Civici Musei del Comune di Udine hanno messo a punto fino all’inizio del prossimo anno. Un programma che proporrà a udinesi e turisti un’ampia offerta espositiva in tutte le sedi museali del Comune di Udine, da Casa Cavazzini al Castello, dalle Gallerie del Progetto al Museo Etnografico, dall’ex chiesa di San Francesco alla Galleria fotografica “Tina Modotti”.

E tutto questo forti del successo in termini di pubblico. Se, infatti, in tutto il 2013 sono stati staccati 31.614 biglietti, nei soli primi sei mesi del 2014 i biglietti emessi sono stati 16.111, ovvero più della metà dell’intero scorso anno. Dalla “Udine della Belle Époque” al Caravaggio.

Da una retrospettiva sui colori di Franco Fontana alle più belle immagini naturalistiche, passando per una personale sul grande Riccardo De Marchi, un viaggio nella grafica italiana del primo Novevento, un percorso alla scoperta della “nuova pittura” italiana degli anni Sessanta confrontata con le tendenze espressive dei più recenti anni Ottanta e Novanta e un itinerario per far conoscere al grande pubblico decenni di indagini archeologiche nell’Adriatico orientale. Senza dimenticare un’attenzione alle tradizioni del territorio, della sua cultura e dei suoi protagonisti.

“Queste proposte, ha dichiarato l’assessore comunale alla Cultura, Federico Pirone, sono un primo risultato delle potenzialità progettuali proprie dei Musei della città, una realtà plurale e complessa, in grado di presentarsi in maniera brillante come servizio indispensabile per la vita di questa regione e in cui le proposte espositive giocano una parte fondamentale. Abbiamo puntato – prosegue – alla stesura di questo programma perché siamo convinti che, grazie a questo lavoro di qualità, articolato e di prospettiva nel tempo, possano crescere i Musei e possa migliorare il ruolo che essi sono in grado di svolgere al servizio di questo territorio e, di conseguenza, con queste premesse, la città di Udine possa perfezionarsi ulteriormente nel suo essere una città aperta e culturalmente preparata, capace di promuoversi in maniera coesa a livello di sistema economico e turistico, dinamica ed inclusiva. In questi ultimi anni il Comune di Udine ha puntato molto sul Tiepolo e ciò ha avuto il merito di associare, dal punto di vista promozionale, la città con il grande pittore veneziano. Tutto ciò andrà ovviamente salvaguardato continuando a promuovere gli itinerari tiepoleschi e l’importante lavoro di rete iniziato con il Museo dell’Arcidiocesi e con il Museo del Duomo con iniziative che abbiamo già in cantiere. Oggi scegliamo anche di privilegiare un’attività più continuativa e strutturale in cui parlare di Udine come città del Tiepolo, che significhi raccontare e promuovere una città che sa di potersi caratterizzare, in maniera permanente, come città d’arte antica e contemporanea. Infine, la propria tradizione anche naturalistica declinata con un’innata curiosità verso il nuovo, è una premessa importante per pensare Udine come capoluogo delle diversità, cioè un crocevia unico di culture e di stimoli propri di una città europea”.

Ad entrare nel dettaglio della programmazione museale il direttore dei Civici Musei, Marco Biscione: “i Civici Musei anche nel 2014, pur con le ristrettezze di bilancio dovute alla difficile momento, presentano una programmazione di mostre ed eventi originale, articolata e sempre di grande qualità che coinvolge l'intera rete dei musei cittadini. Le mostre sono indirizzate sia a un pubblico cittadino che voglia approfondire la conoscenza sulla storia e la cultura della città, sia ad un pubblico più ampio anche con respiro internazionale”.

Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco Furio Honsell che ha sottolineato: “la nostra attività culturale è e continuerà ad essere all’insegna dell’anti-spot, con la realizzazione di iniziative che mirino non solo a una partecipazione dei cittadini, ma che rappresentino anche, e soprattutto, un progetto culturale ampio e duraturo. Come tutti sanno, ha poi concluso, viviamo in periodo non facile dal punto di vista economico, ma in nessuna misura questo influirà sulle iniziative che abbiamo in programma e che dimostrano quanto l’amministrazione comunale punti sulla cultura”.

Ma vediamo nel dettaglio e in ordine cronologico quali saranno le prossime esposizioni. Si parte con una mostra appena inaugurata dal Museo Friulano di Storia Naturale all’ex chiesa di San Francesco e visitabile fino al prossimo 13 luglio. Si tratta di “Oasis Photocontest – tour 2014”, la mostra temporanea dedicata alla fotografia naturalistica che torna a Udine a presentare le più belle immagini dell’omonimo concorso internazionale.

Pronta al taglio del nastro “Gli ultimi sogni. Udine 1900-1914”, che aprirà i battenti il 3 luglio (inaugurazione il 2) alle Gallerie del Progetto di palazzo Morpurgo. Il percorso espositivo, inserito nell'ambito del progetto dedicato al centenario della Prima Guerra Mondiale, propone una “visita” nella Udine di inizio secolo.

L’introduzione dell’energia elettrica, i nuovi palazzi pubblici, le residenze borghesi e le case operaie, le industrie, le mostre d’arte e le Esposizioni, il cinema e la moda sono la dimostrazione dell’entusiasmo e del clima udinese durante la Belle Époque. Il nuovo secolo, dunque, si apriva alla vigilia della guerra con una città in crescita, operosa e fiduciosa nel futuro. La mostra, che raccoglie i materiali conservati in diverse collezioni dei Civici o della biblioteca “Joppi”, dall’archivio dell’edilizia privata o alti prestati da collezionisti privati, resterà aperta fino al 6 gennaio 2015. Il giorno successivo, 4 luglio (inaugurazione il 3), apertura anche per la personale sui “Colori di Franco Fontana”, che il visitatore potrà ammirare alla Galleria fotografica “Tina Modotti”. Protagonista dell’esposizione, visitabile fino al 7 settembre, saranno ovviamente i colori accesi, luminosi, vivi, brillanti su superfici piane, sovrapposte e mosse di paesaggi surreali, a prima vista impossibili, del grande fotografo e scrittore italiano conosciuto in tutto il mondo.

Tra arte, storia e scienza si dipanerà il filo sotteso alla mostra “Rebus Caravaggio. Il San Francesco che riceve le stigmate di Udine”, aperta dal 12 luglio (inaugurazione l’11) nella sala XIII della Galleria d’Arte Antica in Castello. L’esposizione, visitabile fino al 30 novembre, è costruita intorno alla tela del San Francesco che riceve le stigmate, per qualche tempo considerata lavoro autografo di Michelangelo Merisi da Caravaggio ed ora quasi unanimemente ritenuta la migliore copia dell'originale esposto al Wadsworth Atheneum di Hartford negli Stati Uniti.

Il quadro, al centro della riflessione storiografica intorno alla riproduzione degli originali di Caravaggio, è stato sottoposto ad un'attenta analisi materiale e documentaria i cui risultati sono ora presentati all’attenzione degli studiosi e del più ampio pubblico degli appassionati.

Spazio alla grafica a Casa Cavazzini dove dal 13 luglio (inaugurazione il 12) sarà visitabile fino al 21 settembre “I segni nascosti. Taccuini e album di Melli, Scipione-Mafai-Raphaël-Fazzini 1905-1963”. Prendendo spunto dalla raccolta di disegni della collezione Astaldi, sarà ricostruito scientificamente un segmento importante della grafica italiana nella prima metà del Novecento, con particolare riferimento alla cosiddetta “Scuola di via Cavour”.

Anche la tradizione friulana è ben rappresentata in questo programma museale di fine anno. Sede deputata a rappresentarla è, ovviamente, il Museo Etnografico del Friuli che proporrà in questo secondo semestre un tema dedicata alla storia della ceramica locale fra ieri e oggi. “Crudo&cotto. La fortuna della ciotola. Dagli scavi di via Grazzano al design Galvani” sarà visitabile nello spazio dedicato alle “arti del fuoco” nell’ambito della rotazione annuale che il Museo opera per valorizzare il suo patrimonio artistico. Sempre palazzo Giacomelli sarà la cornice dove, in occasione di Friuli Doc, verrà allestita la mostra “Torchi e cultura vinaria nel mediterraneo”, una curiosa esposizione di una cinquantina di modellini di Geremia Nonini per ripercorrere la storia dei torchi vinari di tradizione mediterranea.

Dal 4 ottobre (inaugurazione il 3) al 7 dicembre, invece, Casa Cavazzini torna a far parlare di sé con una mostra dedicata all’artista friulano Riccardo De Marchi. La personale permetterà al visitatore di traguardare l’intero percorso professionale di De Marchi che può contare al suo attivo la partecipazione a esposizioni collettive presso la Fondazione Bevilacqua La Masa, il Museo Fortuny e la Fondazione Peggy Guggenheim a Venezia, il MART a Rovereto, passando per il Macro di Roma che nel 2011 gli ha dedicato una rassegna personale. Ottobre vedrà l’apertura anche di un’altra mostra, allestita stavolta in Castello a partire dall’8 ottobre e fino al 22 febbraio 2015. “Adriatico senza confini: via di comunicazione e crocevia di popoli nel 6000 a.C”, questo il titolo della mostra, è stata pensata a corollario della XLIX riunione scientifica dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria che si riunirà proprio a Udine dall’8 al 12 ottobre grazie alla collaborazione con il Museo Friulano di Storia Naturale.

I grandi progressi compiuti nella Preistoria da parte degli archeologi di Italia, Slovenia e Croazia, ampiamente illustrati in un gran numero di pubblicazioni, congressi, mostre e altre iniziative, permettono oggi a Udine non solo di ospitare l’importante riunione scientifica dell’Iipp, ma anche di organizzare una mostra che faccia conoscere agli studiosi che giungeranno per l’occasione, al pubblico e agli studenti delle scuole le più importanti acquisizioni di decenni di indagini archeologiche nell’Adriatico orientale. In chiusura d’anno, il Museo Etnografico propone da dicembre una personale sul grande maestro artigiano Alberto Calligaris, indiscusso protagonista nella cultura artistica del primo Novecento al quale si deve il merito di aver rinnovato in senso moderno l'artigianato del ferro battuto tradizionale in Friuli. Ancora pittura, infine, per l’esposizione che Casa Cavazzini dedica da dicembre ad aprile 2015 alla “nuova pittura in Italia” degli anni Sessanta (Fontana, Manzoni, Paolini, Schifano, Griffa, Verna, Morales, solo per citare alcuni autori) confrontata con le tendenze espressive dei più recenti anni Ottanta e Novanta rappresentate dall’arte minimal (Ryman, Mangold, Martin, Support Surface).

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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