La Finanza grazie al cane antidroga intercetta al confine 12 chili di marijuana
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- Categoria: Trieste
- Pubblicato Giovedì, 22 Settembre 2016 09:36
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - A meno di una settimana dal sequestro di marijuana effettuato in porto, le unità operative del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Trieste hanno realizzato un nuovo rilevante risultato nel settore del contrasto ai traffici illeciti, questa volta nei pressi del confine terrestre.
I Baschi Verdi del I Gruppo, una particolare sezione del Corpo specializzata in Antiterrorismo e Pronto Impiego, particolarmente impegnata in una costante ed intensa attività di controllo del territorio, hanno sequestrato un rilevante carico di marijuana, ben 12 chilogrammi, abilmente occultato all’interno del serbatoio del carburante di una vettura albanese, proveniente dal Paese delle aquile che, nel pomeriggio di ieri, ha fatto ingresso nel territorio italiano attraverso il valico stradale di Pese.
Nel corso di un posto di controllo effettuato nei pressi del confine italo-sloveno, dopo aver selezionato il mezzo in questione mentre stava transitando diretto verso Trieste, i militari hanno rilevato un’insolita agitazione da parte del conducente e dell’altro passeggero della vettura, entrambi cittadini albanesi, di 25 e 22 anni.
Dopo aver effettuato i primi accertamenti, la pattuglia ha proceduto ad ispezionare la berlina e il supporto dell’unita cinofila antidroga, nel frattempo intervenuta, ha consentito di confermare i crescenti sospetti in capo ai due cittadini albanesi.
Appena si è avvicinato alla parte posteriore del veicolo, infatti, Acab, il collega a quattro zampe ha cominciato a raspare segnalando inequivocabilmente che il suo fiuto stava tracciando la presenza di droga.
Le operazioni di controllo sono state, dunque, estese anche alle parti meno accessibili del veicolo, sino all’individuazione di una sottile incisione sulla superficie metallica del serbatoio, richiusa con il silicone ed integralmente ricoperta da polvere di caffè, segno di una chiara manipolazione finalizzata a celare la traccia olfattiva di quanto collocato all’interno.