Ferriera di Trieste, disaccordo tra Autorità portuale ed enti locali sull'Accordo di programma
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- Categoria: Trieste
- Pubblicato Giovedì, 13 Febbraio 2014 11:13
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - Il Comitato Portuale del capoluogo nella riunione del 12 febbraio ha approvato a maggioranza l'Accordo di programma sulla Ferriera di Trieste, nonostante il voto contrario degli enti locali tra cui la Regione Friuli Venezia Giulia, la Provincia, il Comune di Trieste e di Muggia.
Nell'accordo firmato il 12 febbraio, rispetto a quello del 30 gennaio, il Comitato ha inserito, come nota a verbale, una lettera del capo di Gabinetto del ministero dello Sviluppo Economico che precisa alcuni aspetti relativi ai canoni concessori e alle responsabilità sull'inquinamento dell'area.
Questo particolare ha scatenato la reazione degli enti locali, che hanno perciò votato contro. "La presidente Monassi porta a casa una vittoria inutile". Così l'assessore regionale alle Finanze e alla Programmazione Francesco Peroni ha spiegato il voto contrario della Regione e degli enti locali alla delibera.
"Posto che, come avevamo detto, l'Accordo di Programma non si riscrive, la delibera voluta dall'Autorità portuale è, nella migliore delle ipotesi, inutile. Nella peggiore, invece, si presta a rimettere in discussione l'efficacia stessa dell'Accordo di Programma. Un accordo dal quale dipende il futuro produttivo e ambientale dell'area di Servola, in sostanza un capitolo cruciale dell'avvenire di Trieste".
"La presidente dell'Autorità portuale, in effetti, ha indotto il Comitato portuale a credere - ha aggiunto Peroni - che la delibera, così come proposta, tuteli maggiormente l'autonomia e gli interessi economici dell'Ente. È vero il contrario. La presidente Monassi ha infatti voluto inserire nell'Accordo, come "nota a verbale", il documento sollecitato dalla stessa Autorità e redatto dall'apparato del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti".
"Così invece - spiega Peroni - si mette a rischio l'Accordo di Programma sulla Ferriera, perché la delibera contiene elementi contraddittori e apre le porte a un potenziale conflitto con i Ministeri firmatari".
L'Accordo di Programma firmato il 30 gennaio scorso - ha concluso - per noi rimane uno strumento cruciale per arrivare a uno sviluppo sostenibile di Trieste e per risolvere l'annosa questione della Ferriera. Abbiamo votato contro perché abbiamo a cuore le sorti della città".