Trieste: è morto Giorgio Pontoni, segretario Collegio Mondo Unito
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- Pubblicato Mercoledì, 27 Marzo 2013 18:48
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Trieste - E' morto oggi, 27 marzo, Giorgio Pontoni, tra i fondatori e direttore amministrativo del Collegio del Mondo Unito di Duino (Trieste). Distaccato dall'Aministrazione regionale, collaboratore del primo presidente, Corrado Belci, e del primo rettore, David Sutcliffe, dopo 13 anni fu richiamato dalla Regione Fvg, dove gia' aveva lavorato nel settore formativo dell'Ersa, in particolare presso la scuola di Villa Chiozza.
Ha ricoperto incarichi prima nel Servizio Istruzione poi nella gestione dei fondi per lo sviluppo della montagna e infine e' stato dirigente del Servizio controllo comunitario.
Un telegramma di condoglianze e' stato inviato dal presidente della Regione, Renzo Tondo, che ha espresso ''commossa partecipazione per la scomparsa di Giorgio Pontoni'' ricordandone ''l'elevata figura di funzionario regionale e amministratore del Collegio del Mondo Unito dell'Adriatico''. Il funerale si terra' il 2 aprile presso la Chiesa di Sant'Anna a Gorizia. Seguira' la tumulazione al cimitero di Gradisca d'Isonzo.
Trieste bloccata da gelo e bora. Strade ghiacciate, incidenti e treni fermi. Martedì 26 scuole chiuse
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- Pubblicato Lunedì, 25 Marzo 2013 10:41
- Scritto da Tiziana Melloni
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Trieste - Il gelo ha bloccato il capoluogo regionale la mattina del 25 marzo. Nonostante sia primavera, la bora unita alla pioggia hanno reso impraticabili molte strade delle zone alte della città. Nel pomeriggio la situazione è ulteriormente peggiorata, tanto che il Comune ha deciso che domani martedì 26 marzo le scuole resteranno chiuse.
I lavoratori mattutini hanno trovato le auto "glassate" e le strade ricoperte da un pericolosissimo velo di ghiaccio invisibile.
Numerosissimi gli incidenti, che hanno reso la circolazione ancor più problematica. Chiuso il raccordo autostradale carsico dal Lisert fino a Padriciano a causa di due autotreni che slittando hanno bloccato la carreggiata.
Si segnalano forti rallentamenti sulla strada costiera da Trieste fino a Monfalcone.
Fino alle 9 e 30 bloccato anche il trasporto ferroviario. Le FFSS fanno sapere di aver messo in funzione una locomotiva speciale per raschiare il ghiaccio. Per garantire la mobilità è stato istituito un servizio navetta con treni a trazione diesel fra Trieste e Monfalcone.
Non si contano le chiamate a Vigili del Fuoco e Polizia Municipale, i cui centralini sono intasati.
Bloccate anche alcune linee di autobus dirette dalla città all'Altipiano.
In un comunicato il Comune di Trieste informa la cittadinanza che domani, martedì 26 marzo 2013, saranno chiuse tutte le scuole del territorio di ogni ordine e grado, pubbliche e private, compresi i nidi, i ricreatori, i poli di aggregazione giovanile.
La sospensione riguarderà tutte le attività educative, didattiche e amministrative.
Inoltre il sindaco, attraverso i social network, ha invitato i cittadini a spostarsi il meno possibile.
A seguito della presenza del ghiaccio le vie Bonomea, Perarolo, Scala Santa e Salita Contovello sono chiuse al traffico veicolare. Causa ghiaccio il Comune sconsiglia il transito su strade a forte pendenza e si sconsiglia alle persone anziane di uscire dalla propria abitazione.
I mezzi spargisale sono in azione ma le forti raffiche di Bora hanno sollevato il sale sparso in diverse zone della città. Il Comune sconsiglia di mettersi in viaggio finché la situazione non torna alla normalità.
Si uccide sparandosi alla testa all'interno di un campeggio sul Carso triestino
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- Pubblicato Venerdì, 22 Marzo 2013 18:13
- Scritto da Redazione fvgnotizie
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Trieste - Tragico gesto nella serata del 21 marzo all'interno del campeggio Excelsior a Monrupino, sull'altipiano carsico di Trieste. I militari del Nucleo Radiomobile del Comando Compagnia Carabinieri di Aurisina e del Comando Stazione Carabinieri di Villa Opicina hanno rinvenuto in un bungalow il corpo senza vita di un uomo, W.D.E., 51 anni, triestino.
L'uomo è penetrato in un capanno del campeggio e si è sparato alla testa con un'arma da fuoco, lasciata incustodita all'interno del locale.
Il bungalow dove si è svolto il dramma è quello in uso a P.M., nato a Torino nel 1965, anch’egli domiciliato nel campeggio Excelsior, guardia giurata in possesso di regolare porto d’armi.
Sulla base dei primi accertamenti il proprietario dell’arma è stato deferito in stato di libertà alla competente Autorità giudiziaria. A suo carico è stata formulata l’ipotesi di reato di omessa custodia di armi.
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