Ricordate con un concerto Touria e Hiba, mamma e bimba vittime del marito-padre Abdelhadi Lahmar
- Dettagli
- Categoria: Pordenone
- Pubblicato Martedì, 19 Aprile 2016 19:09
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
- Visite: 662
Pordenone - Sono state ricordate domenica 17 aprile con un evento speciale dove erano protagoniste solo la poesia e la musica, portatrici di un linguaggio universale e senza confini.
Dopo un anno dalla loro uccisione, Touria e Hiba, ormai note come la mamma e la bimba, vittime del padre-marito Abdelhadi Lahmar, sono divenute il simbolo di tutte le donne vittime di violenza di genere in un duplice evento che ha preso il nome da una poesia di Emily Dickinson “…. E si gettano farfalle in silenzio…” realizzato dall’associazione Voce Donna di Pordenone in collaborazione con il Comune di Pordenone, la Commissione regionale pari opportunità e la Carta di Pordenone.
Nessun discorso ufficiale, nessun saluto istituzionale, la celebrazione si è svolta in un’atmosfera intensa e commovente sulle note della musica composta per l’occasione da Massimo De Mattia e Romano Todesco, con la voce di Fabiano Fantini, intenso interprete del testo “La sposa” di Mauro Covacich e i poeti del gruppo Majakovskij fra i quali Giacomo Vit e Renato Pauletto che hanno letto alcuni testi del poeta Amaruk.
Sul palco tutto volutamente al maschile (gli uomini sono determinanti nel portare un cambiamento culturale contro la violenza di genere), all’interno del chiostro della biblioteca civica, mentre il sole concedeva uno squarcio di sereno fra nuvole grigie, i cittadini si sono raccolti in composto silenzio ascoltando i testi e la musica uniti fra loro in un dialogo universale.
Al termine, un unico intenso applauso ricco di partecipazione.
La giornata si è conclusa in serata, all’Auditorium della Regione, presenti per l’occasione una ventina di donne originarie del Marocco, nello spettacolo al quale hanno preso parte Adil Kardady, Maria Laura Di Fabio, Fabio Fantin, il Gruppo Majakovskij, Carla Manzon, Elisa Santarossa, Wasaka Sayna Islam e per le musiche ancora grandi interpreti: Romano Todesco, Massimo De Mattia e al piano Mario Scaramuzzi.