Delinquenza in aumento: a Pordenone un incontro tra Confcommercio e Prefettura
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- Categoria: Pordenone
- Pubblicato Martedì, 22 Marzo 2016 17:35
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Pordenone - Questione sicurezza in primo piano per il settore del commercio. A Pordenone il 22 marzo si sono incontrati con il prefetto, Maria Rosaria Laganà, i vertici dell’Ascom-Confcommercio rappresentati dal presidente provinciale Alberto Marchiori e quello mandamentale Aldo Biscontin.
Un incontro che fa seguito al recente preoccupante aumento di furti e attività criminose sul territorio provinciale e che ha accresciuto i timori degli operatori commerciali. La rapina di Natale, in pieno centro storico a Pordenone, è stato un forte segnale che anche le zone ritenute sicure sono diventate vulnerabili.
Dal canto loro i rappresentanti delle forze dell’ordine hanno confermato la volontà di procedere a un’intensificazione dei controlli attraverso un presidio costante che possa garantire una maggiore sicurezza alle imprese commerciali e ai cittadini. Nel corso dell’incontro sono state gettate le basi per una serie di iniziative di prevenzione per altro condivise con l’associazione di categoria e già avviate a suo tempo con lusinghieri risultati.
L’Ascom-Confcommercio si attiverà, poi, per proporre nuovamente, a livello provinciale, una serie di incontri informativi sulla corretta gestione delle criticità; nonché sulle modalità di credito agevolato per l’acquisto e l’adeguamento degli impianti di sicurezza, quali sistemi di videosorveglianza, casseforti e vetri antisfondamento.
Nel programma di interventi è stato ipotizzato anche il censimento degli impianti di videosorveglianza che risultano essere spesso utili e determinanti nelle indagini di crimini perpetrati sul territorio.
Qualora questa esperienza darà risultati concreti i partecipanti a questo tavolo sulla sicurezza si sono dichiarati favorevoli a portarlo sul resto del territorio regionale.
In questo momento difficile l’Ascom ricorda che è ancora attivo il protocollo d’intesa, chiamato Securshop e siglato dal ministero dell’Interno e Confcommercio nazionale, che prevede la possibilità di collegare particolari sistemi antirapina direttamente con le centrali operative della questura e dei carabinieri.