Ideal Standard, la presidente Serracchiani riceve lettera anonima con insulti. Solidarietà dei lavoratori
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- Categoria: Pordenone
- Pubblicato Mercoledì, 04 Giugno 2014 22:39
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Pordenone - La presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani è stata oggetto di una campagna denigratoria attuata attraverso una lettera anonima di insulti.
La missiva includeva un foglio di giornale con le immagini della campagna "politici non state sereni" di Klaus Davi a favore degli operai di Ideal Standard.
All'interno del plico è stata trovata anche della polvere bianca, rivelatasi poi innocua. Le indagini, scattate immediatamente, sono tuttora in corso. Il fatto è avvenuto nei giorni scorsi.
La presidente Serracchiani ed il pubblicitario Klaus Davi hanno ricevuto manifestazioni di solidarietà dalle rappresentanze sindacali, dalle segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil e dal sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri.
Ferri in un comunicato afferma: "Desidero esprimere la mia piena solidarietà e vicinanza a Debora Serracchiani e Klaus Davi per le gravi intimidazioni e insulti ricevuti tramite lettera anonima consegnata settimana scorsa alla segreteria di Presidenza della Regione".
"È inaccettabile - prosegue la nota - che per l'impegno politico e sociale a difesa di una causa così importante come quella della salvaguardia del lavoro, in questo caso per l'Ideal Standard di Pordenone, ci siano minacce così gravi e riferimenti razzisti".
Da parte loro sindacati, Rsu e famiglie, in un comunicato datato 4 giugno, fanno giungere alla presidente "tutta la nostra solidarietà e tutta la nostra rabbia per dirvi quanto il gesto, di minacciarvi con metodi di raffinata violenza e barbarie, provochi il sentire di tutti i lavoratori e di tutta la comunità, che in questi difficili giorni vive il dramma della possibile chiusura dello stabilimento di Orcenico della Ideal Standard".
"Tale trattamento ci permette di affermare che saremo sempre con voi, nelle lotte di civiltà che, tale episodio, ci dice devono essere combattute ancora".
"Ci spiace che per la vostra “partigiana” vicinanza con i motivi del lavoro che oggi sono in discussione, dobbiate pagare un prezzo così caro".
"Cari Debora e Klaus, tale prezzo trova nella nostra gratitudine, solo parziale indennizzo, nella nostra espressione di sincera stima e gratitudine" conclude la nota dei lavoratori.