Pordenonese: dipendenti controllati a distanza, denunciati i datori di lavoro
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- Categoria: Pordenone
- Pubblicato Mercoledì, 27 Febbraio 2013 10:34
- Scritto da redazione fvgnotizie
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Pordenone - I Carabinieri della Stazione di Casarsa della Delizia hanno denunciato a piede libero S.B., 34 anni, cittadino indiano, titolare dell’impresa di volantinaggio con il metodo porta a porta “N.S.B.” con sede in provincia di Treviso e S.O., 47 anni, titolare della ditta “S.B.B.” con sede in provincia di Venezia.
Quest' ultima, è incaricata della distribuzione di sofisticati sistemi GPS e software. I 2 si sono resi responsabili della violazione dello statuto dei lavoratori nella parte in cui vieta il controllo a distanza dei dipendenti (artt. 4 e 38 L. 300/1970) e delle norme che tutelano la privacy (D.Lgs. 196/2003). E’ il bilancio dell’operazione conclusa in questi giorni dagli uomini dell’Arma che ha permesso di mettere la parola fine ad un fenomeno sino ad ora unico nel suo genere in questa provincia e di sequestrare gli strumenti utilizzati dagli indagati.
L’attività d’indagine è stata avviata nello scorso autunno quando alcuni dipendenti indiani, provenienti dal vicino Veneto, sono stati identificati e controllati nell’atto di distribuire i volantini pubblicitari con il metodo porta a porta. Gli stranieri, trasportati nel comune di Casarsa e dintorni a bordo di un furgone, venivano poi lasciati nei centri abitati dove, a bordo di biciclette, provvedevano a recapitare i volantini nelle abitazioni. Ciò che, però, ha incuriosito gli uomini dell’Arma è stato uno strumento elettronico legato alla loro cintura, la cui finalità non era conosciuta neppure agli stessi lavoratori.
Un’osservazione più attenta ha permesso agli investigatori di capire che si trattava di un’apparecchiatura GPS con finalità di controllo a distanza del loro operato. Le testimonianze successivamente raccolte e l’esito delle diverse perquisizioni locali e domiciliari hanno consentito di confermare l’ipotesi accusatoria e di sequestrare ben otto apparecchi GPS oltre ad altra importante documentazione probatoria attestante il monitoraggio dei movimenti dei dipendenti, gli orari di lavoro ed i tragitti percorsi. Interessate, a riguardo, le Autorità Giudiziarie di Pordenone, Venezia e Treviso che hanno ravvisato evidenti responsabilità penali in capo agli imprenditori per la violazione di specifiche norme, il primo in qualità di datore di lavoro ed il secondo per aver fornito il materiale elettronico imposto ai lavoratori.