Sciopero edicolanti, niente quotidiani dal 24 al 26 febbraio
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- Categoria: Pordenone
- Pubblicato Giovedì, 21 Febbraio 2013 10:42
- Scritto da redazione fvgnotizie
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Pordenone - Gli edicolanti di Pordenone, così come tutta la categoria a livello nazionale, aderirà allo sciopero in piene elezioni. Niente quotidiani, quindi, dal 24 al 26 febbraio.
Lo stato di agitazione è per denunciare la profonda crisi che attraversa la categoria. Le ragioni della protesta sono state al centro di un partecipato incontro, l’altra sera, nella sede dell’Ascom-Confcommercio di Pordenone, con i rappresentanti sindacali dello Snag: presidente Giancarlo Cattaruzza e vice Maurizio Romano. Lo sciopero delle edicole – hanno sottolineato – è dovuto alla “prolungata assenza di regole certe e la conseguente liberalizzazione facile delle licenze, alla mancata riforma dell’editoria, promessa da diversi Governi e alla mancata apertura del confronto con la federazione editori (Fieg) per il rinnovo dell’accordo sulla vendita dei giornali quotidiani e periodici.
Una situazione che mette in seria difficoltà l’operatività e l’esistenza stessa delle edicole. Basti pensare che nel solo 2012 hanno chiuso in media 5 edicole al giorno, più di 4 mila posti di lavoro persi”. E’ un grido di aiuto quello che si leva con rabbia dalla categoria in piena emergenza per la crisi profonda che sta attraversando la rete di vendita. “L’edicola – spiega il vice Romano - è il luogo dove oggi ci si confronta, dove il lettore sente opinioni e dove il contatto umano e sociale regola ogni giorno quel qualcosa in più che la rete digitale non riesce a garantire. Le edicole non sono luoghi virtuali e neppure delle scatole vuote, ma luoghi creativi dove piccoli imprenditori dialogano con le persone vere”.
Poi un accenno alla situazione in provincia, dove operano ben 227 edicole. Di queste solo il 9,3% (21 edicole su 5 comuni) risulta avere un reddito sufficiente di sussistenza, mentre il 22% non realizza adeguate vendite atte a coprire le normali spese di gestione. Altro dato significativo: mediamente le edicole di Pordenone, nonostante città capoluogo, non hanno un reddito di sussistenza. Invece nei comuni dove c’è stata un’attenta pianificazione (modulo con 1 edicola ogni 2000 abitanti) le rivendite possono contare su un reddito garantito. Da rilevare poi che il guadagno derivante dalla vendita di giornali quotidiani e periodici è del 18,62%, un aggio molto risicato considerato che nei primi sei mesi del 2012 in provincia di Pordenone c’è stata una flessione sul venduto del 9,1%.
Durante l’incontro lo Snag ha distribuito agli edicolanti un volantino, stampato in migliaia di copie, che dovrà essere consegnato ai clienti per sensibilizzarli sulle finalità e motivazioni dello sciopero. “Il cliente vede solo il lavoro esterno del nostro lavoro e non comprende quanto sacrificio e quanta fatica ci sia dietro la nostra attività – ha ribadito il presidente Cattaruzza -. A noi piccoli imprenditori non piace scioperare, ma adesso abbiamo la possibilità di far emergere le nostre difficoltà in un momento ancora più difficile”.