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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Prosegue la rivolta delle persone detenute nel Cie di Gradisca. Fuggiti in cinque la notte scorsa

Prosegue la rivolta delle persone detenute nel Cie di Gradisca. Fuggiti in cinque la notte scorsa

Gradisca d'Isonzo (Go) - Dopo i disordini al Centro di identificazione ed espulsione di Ponte Galeria, a Roma, la protesta è rimbalzata anche al Cie di Gradisca, dove 5 detenuti, armati di spranghe, sono riusciti a fuggire utilizzando le chiavi dei cancelli nella notte tra domenica 17 e lunedì 18 febbraio. In 30 avevano tentato la fuga.

Nella serata del 18 febbraio materassi e altri arredi sono stati dati alle fiamme; nuovi episodi di violenza sono avvenuti questa mattina. Dopo quest'ultimo episodio, sono stati rimossi i materassi dalle camere. Lo rende noto il Sindacato autonomo di polizia che chiede un intervento della Questura.

Nei giorni scorsi, il Centro Balducci di Zugliano aveva denunciato le violazioni della normativa oltre che la negazione dei diritti fondamentali dell'uomo all'interno dei Centri di identificazione ed espulsione.

I Cie formalmente non sono carceri, ma "nella prassi sono peggiori". "Chi vi è rinchiuso non ha commesso reato e, come confermato da una recente sentenza emessa dalla magistratura di Crotone, il trattenimento nei Cie così come attuato dall'Italia viola la direttiva europea, che prevede la privazione della libertà dell’individuo solo come extrema ratio e non come prassi".

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Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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