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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Il presidente del Comitato per le Celebrazioni della Grande Guerra in visita ai Sacrari militari

Il presidente del Comitato per le Celebrazioni della Grande Guerra in visita ai Sacrari

Gorizia - Con la visita ai Sacrari militari della provincia di Gorizia, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Peluffo, presidente del Comitato per le Celebrazioni della Grande Guerra, inaugura il 29 gennaio gli "Itinerari della memoria". Con la visita prende il via una parte significativa del programma delle commemorazioni della Grande Guerra, sulla scia di quanto è già stato fatto per i 150 anni dall'Unità d'Italia.

Luoghi della memoria, monumenti, sacrari, musei, memoriali: tutto concorre a riflettere su una spaventosa tragedia che segnò il secolo breve e interruppe brutalmente il progresso in Europa incidendo in modo indelebile e terribile sull'identità europea.

"I sacrari militari e i cimiteri monumentali che conservano le spoglie degli italiani caduti durante la Prima guerra mondiale sono i primi e più importanti luoghi della memoria - ha detto Paolo Peluffo - perché rimandano al sacrificio di ciascuno dei 750.000 italiani, militari e civili, dei nostri nonni e bisnonni. Non pensiamo di valorizzare solo i luoghi dove si combatterono le battaglie e dove riposano i nostri morti, ma anche a raccontare le storie, piccole grandi sconosciute storie di quei sei milioni di italiani che presero parte alla guerra".

Protagonisti del Centenario, aggiunge il presidente del Comitato, "saranno gli italiani, la gente comune, i soldati, le loro famiglie. La Grande Guerra è stato un passaggio fondamentale nel processo di costruzione del nostro Paese perché è nell'affratellamento delle trincee il primo momento vero in cui si sono fatti italiani".

Martedì 29 in particolare il sottosegretario è in visita ai sacrari di Gorizia, Redipuglia, a Oslavia, a Sagrado dove viene deposta una corona d'alloro del Governo.

"In Italia, anche nel più piccolo centro, sorge almeno una lapide dedicata al sacrificio dei propri figli, caduti nella Grande Guerra.- continua Peluffo - Centinaia di monumenti e steli commemorative che è nostro dovere oggi restaurare, ove necessario, e inserire in una rete di iniziative che coinvolgano tutta la cittadinanza. E sarebbe opportuno arrivare alla defiscalizzazione dei restauri di quei monumenti realizzati dai privati".

"È un anniversario - ribadisce il presidente della Commissione - "particolarmente importante per la costruzione della nostra identità europea. Tutti i Paesi d'Europa sono al lavoro su un progetto comune che è quello dei Luoghi della Memoria, grande opportunità per promuovere il turismo legato agli "itinerari della memoria", con una duplice funzione culturale e sociale. Coltivare la memoria - conclude - significa educazione civile e dei giovani. Per questo una parte importante del programma del centenario della Grande Guerra riguarderà le scuole".

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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