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Recuperati 2 escursionisti in Val Dogna

TRIESTE - Due escursionisti provenienti da Trieste sono stati recuperati dal soccorso Alpino di Cave del Predil in collaborazione con la Guardia di Finanza di Sella Nevea, al Rifugio Grego in alta Val Dogna (Udine). I due, non pratici della zona, si sono persi separatamente. Entrambi facenti parte dello stesso gruppo, il primo si e' smarrito perche' dopo essersi separato dagli altri compagni non e' riuscito a fare ritorno al rifugio. Via telefono ha chiamato il 112 che ha allertato i soccorsi, e' stato rintracciato poco distante e accompagnato al rifugio dallo stesso gestore. Poco piu' tardi sempre al 112 e' arrivata la chiamata del secondo escursionista, che nel tentativo di individuare l'amico si era separato dal gruppo e si era a sua volta smarrito. L'intervento e' apparso piu' complicato: si e' attivata la procedura operativa con l'utilizzo anche dell'elicottero della Protezione Civile e delle unita' cinofile, poiche' l'uomo, con il cellulare scarico, non e' riuscito a dare indicazioni precise per la sua individuazione. Dopo un paio di ore le squadre di soccorso lo hanno trovato in mezzo al bosco, dove per una scivolata si era procurato solo qualche graffio, quindi lo hanno riunito alla comitiva al rifugio Grego.

Bimbo olandese morto a Udine: decretata l'autopsia

Udine - Oggi 23 luglio il sostituto procuratore Andrea Gondolo ha deciso l’autopsia per Job Johannes, il bimbo olandese di 6 mesi morto sabato scorso in passeggino in piazzetta Leonello. La famiglia, composta dai coniugi olandesi Naaike e Petrus Teeuwen e da un altro figlio di 4 anni, era in campeggio a Caporetto e aveva deciso di visitare Udine.

Il piccolo era seduto nel passeggino, coperto da un telo di plastica per ripararlo dalla pioggia quando aveva smesso di respirare. Gli interventi del padre e di alcuni passanti, tra cui uno studente di medicina, non erano bastati a rianimarlo. Vani anche i tentativi dei sanitari del 118, che erano sopraggiunti sul posto. Il bimbo era morto poco dopo nell’Ospedale Santa Maria della Misericordia.

Ora occorre fare chiarezza sulle cause del decesso. Tra le ipotesi al vaglio della Procura, un soffocamento in seguito all’ingestione di un pezzo di plastica che ricopriva il passeggino o dalla mancanza d’aria all’interno di questo, o da un rigurgito. Non è comunque escluso che si tratti di “Sudden Infant Death Syndrome”, sindrome dell’improvvisa morte neonatale, che può accadere entro il primo anno di vita. Sono casi rari, ma inquietanti perché finora la scienza non riesce a dare una spiegazione univoca.