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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Fabbrica cinese evade il fisco emettendo fatture inesistenti per 600 mila euro

Fabbrica cinese evade il fisco emettendo fatture inesistenti per 600 mila euro

Udine - Nell’ambito di indagini delegate dalla Procura della Repubblica di Udine nei confronti di una società manifatturiera gestita da un cittadino della Repubblica Popolare cinese, la Guardia di Finanza di Udine ha accertato l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per quasi 600 mila Euro emesse da un’azienda di Bologna (sempre riconducibile a cittadini cinesi) con le quali la società investigata, nel portare in contabilità acquisti mai effettuati, aveva il duplice vantaggio di ridurre l’imponibile fiscale e di crearsi fondi “al nero”.

Lo rende noto un comunicato stampa del 28 gennaio, diramato dal Comando Provinciale di Udine della Guardia di Finanza.

La truffa ha comportato il non secondario aspetto di attuare una concorrenza sleale a danno di altre aziende manifatturiere operanti nel settore che ottemperavano invece agli obblighi tributari.

A seguito degli elementi probatori acquisiti nel corso delle indagini - condotte dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Cividale del Friuli - la Procura della Repubblica di Udine ha richiesto e ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari di quella sede un sequestro preventivo, che è stato già eseguito, per un importo di circa 105 mila Euro nei confronti di un immobile dell’indagato (ubicato a Reggio Emilia) e di rapporti bancari aperti presso istituti bancari friulani.

Tali provvedimenti sono stati assunti in base all’attuale normativa, introdotta dall’Autorità di Governo, che consente un’aggressione dei patrimoni dei soggetti responsabili di reati fiscali.

Dramma della povertà: muore nel sonno per le esalazioni di un braciere acceso per riscaldarsi

Dramma della povertà: muore nel sonno per le esalazioni di un braciere acceso per riscaldarsi

Manzano (Ud) - Un cittadino di nazionalità tunisina di 48 anni è stato ucciso dal monossido di carbonio. Il decesso, avvenuto il 25 gennaio, è stato accertato dai Carabinieri della stazione di Manzano, attivati in seguito a una richiesta telefonica. L'uomo, Sahraoui Othman, faceva l'operaio ed era residente nella frazione di Soleschiano. Aveva un regolare permesso di soggiorno, che sarebbe scaduto nel 2017.

Dai primi accertamenti, la morte sarebbe dovuta a una intossicazione da monossido di carbonio, sprigionato da un braciere che era vicino al letto. Nell'abitazione non c'erano altri sistemi di riscaldamento.

La salma è stata traslata presso la camera mortuaria del locale cimitero. L'autoritè giudiziaria si è riservata la decisione in merito ad una eventuale autopsia.

Studente udinese picchiato e rapinato da coetanei in pieno giorno mentre aspetta l'autobus

Studente udinese picchiato e rapinato da coetanei in pieno giorno mentre aspetta l'autobus

Udine - Una banda di giovanissimi teppisti ha rapinato un quindicenne mentre aspettava l'autobus per tornare a casa da scuola. L'episodio risale a giovedì scorso, 24 gennaio.
 
Mentre si trovava nei pressi dell'autostazione di Udine, intorno alle 13.30, lo studente era stato avvicinato da un gruppetto di quattro o cinque ragazzi mentre aspettava il pullman insieme a due amici coetanei.

In due lo hanno afferrato e trascinato in una zona sul retro dell’autostazione, dove lo hanno picchiato e gli hanno sottratto un tablet. Sono in corso le indagini per recuperare la refurtiva.

Due degli autori della rapina, un coetaneo udinese e un ragazzo di 20 anni di origini indiane, residente in città, sono stati individuati e denunciati dai poliziotti della Questura. Ai due giovani gli agenti sono risaliti grazie alle testimonianze dei presenti e alle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona.
 

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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