Città e marine a misura di tutti i cittadini e di tutti i turisti
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- Categoria: Viaggi
- Pubblicato Lunedì, 04 Giugno 2012 16:13
- Scritto da Tiziana Melloni
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Progettare città e territori accessibili per turisti e cittadini diversamente abili - e quindi di più facile uso per tutti - è l'obiettivo che si è proposta la Federalberghi di Trieste, facendosi promotrice di un progetto internazionale finanziato con fondi europei. L'avanzamento dei lavori di questo ambizioso programma è stato presentato il 4 giugno presso la Sala convegni del Palace Suite, nel capoluogo giuliano.
Il progetto si chiama ATTRACT ed è l'acronimo di “Activate Tourism Training Resources for Accessible Cities and Towns” (Attivare risorse di formazione nel settore turistico per rendere le città accessibili); è finanziato dalla linea di interventi europei “Lifelong Learning Programme” (Programma di apprendimento permanente), sottoprogramma "Leonardo Da Vinci" e vede il coinvolgimento di sette partner provenienti da 6 paesi dell’Unione Europea: Italia, Slovenia, Croazia, Spagna, Grecia e Regno Unito.
Il progetto ha lo scopo di condividere le buone pratiche applicate nei rispettivi Paesi per individuare la migliore strategia necessaria a rendere accessibile lo spazio urbano di una città a vocazione turistica e valorizzare una nicchia di mercato che, oltre al forte impatto in termini di valore sociale e di civiltà di un territorio, porta con sé un mercato, quello del turismo di persone con disabilità, stimato - solo in Inghilterra - in 2,4 miliardi di Euro all’anno.
Capofila del progetto è Federalberghi Trieste, la cui Presidente Cristina Lipanje, insieme al Presidente di Promotrieste Guerrino Lanci ha presentato i risultati del progetto e gli obiettivi futuri. Sono intervenuti anche il Vicepresidente della Provincia Igor Dolenc e l’Assessore comunale alle disabilità Laura Famulari che hanno espresso il pieno appoggio da parte delle istituzioni da loro rappresentate e la massima soddisfazione per i lavori svolti dai partner del progetto.
Paolo Snidero, esperto per le Politiche Comunitarie della Presidenza del Consiglio e membro del CdA di Consulmarc Sviluppo, ha sottolineato l’importanza di mettere insieme la dinamica sociale con quella economica, mentre il Presidente della Consulta disabili di Trieste Vincenzo Zoccano, soddisfatto di quanto fatto finora e delle prospettive future, ha sottolineato come abbattendo le barriere culturali si abbattono anche le barriere fisiche.
A distanza di due anni, il progetto può considerarsi concluso sotto l’aspetto di ricerca delle best practice e della metodologia per la loro valutazione. La griglia di valutazione elaborata dai partner tiene in considerazione i criteri dettati dalla Strategia Europea sulla Disabilità 2010-2020, dalla Strategia Europa 2020, e i criteri di valutazione standard per i progetti dell’Unione Europa.
Infine, la griglia tiene conto di alcuni criteri fissati dai partner per questo particolare progetto che sono: strategie di apprendimento efficaci; valorizzazione di tecnologia innovativa per l’accessibilità; apporto allo sviluppo economico e sociale locale; coinvolgimento di "stakeholder" (portatori di interessi) locali.
Il manuale, risultato di due anni di incontri, confronti e scambi di esperienze tra i partner del progetto, rappresenta il punto di partenza per azioni di collaborazione per lo sviluppo di un turismo accessibile nei centri urbani.
Nello specifico caso di Trieste, la collaborazione tra la Federalberghi, il Consorzio Promotrieste e la Consulta disabili di Trieste ha permesso di contribuire in maniera significativa al progetto. Infatti è prevista la creazione di pacchetti turistici dedicati ai disabili, di cui si prevede il lancio in ottobre, dopo essere stati testati dalla Consulta dei disabili.
Tra le proposte già presenti in Regione, è stata ricordata tra le altre "Easy Action", che consente a chiunque di vivere il mare in piena autonomia e sicurezza. In Friuli Venezia Giulia "Easy Action" promuove progetti ed iniziative sui temi dell'accessibilità dei porti e delle marine, la fruizione delle imbarcazioni da diporto da parte di tutti, la diffusione degli sport del mare integrati.