Il CRO di Aviano in prima linea per le donne: uno studio sul tumore al seno e un convegno sulla fertilità
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- Categoria: Salute
- Pubblicato Martedì, 08 Marzo 2016 15:43
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Aviano (Pn) - Il CRO di Aviano è impegnato attivamente nel campo della salute femminile. In questo mese di marzo tradizionalmente legato alla donna, si segnalano due importanti eventi che vedono protagonista l'Istituto di cura e ricerca: la pubblicazione di uno studio sul tumore al seno e un convegno sulla fertilità.
Lo studio rivela i meccanismi di recidiva del tumore al seno dopo l'intervento chirurgico e l'effetto positivo della terapia radiologica post intervento nel prevenire nuove formazioni tumorali. L'articolo di riferimento è uscito sulla prestigiosa rivista internazionale Oncogene.
La ricerca è stata condotta dal team multidisciplinare del CRO guidato da Barbara Belletti e Gustavo Baldassarre, che dirige l’Unità di Oncologia Sperimentale 2 al CRO di Aviano, ed è stata finanziata da AIRC.
Il lavoro è frutto di anni di ricerche e sperimentazioni di giovani ricercatrici come Linda Fabris, Stefania Berton e della intensa e proficua collaborazione con importanti centri internazionali (MD Anderson Cancer Center di Houston, University College di Londra e il Princess Margaret Cancer Center di Toronto.
"C’è ancora parecchia strada da fare prima di poter trasferire questa scoperta al paziente - hanno affermato i i ricercatori - ma la strategia sembra essere quella giusta. Tanto più che poter utilizzare il trattamento di radioterapia radiologica post intervento rappresenterebbe un vantaggio per le pazienti, che non dovrebbero sottoporsi a settimane di cure aggiuntive, per l’organizzazione sanitaria (riduzione dei tempi di attesa) e per il sistema sanitario regionale (riduzione dei costi)".
Sempre al CRO di Aviano è in programma per i prossimi giorni un convegno dal titolo "Come conservare la fertilità e prevenirne il declino".
L'incontro analizzerà il fenomeno del declino della fertilità, dovuto a varie cause, che verranno esaminate con l'obiettivo di informarne le coppie e di identificarle e possibilmente prevenirle o trattarle precocemente.
Il principale fattore rimane l'età femminile troppo tardiva in cui si inizia a cercare di concepire. In base a a stime recenti, per la realizzazione di una famiglia le coppie che desiderano non dover ricorrere alla fecondazione in vitro dovrebbero iniziare entro e non oltre i 27 anni al fine di avere una possibilità del 90% di riuscire ad avere due bambini.
Mentre l'età limite è di 32 anni se vogliono un figlio unico, ma è di soli 23 anni se vogliono avere naturalmente tre figli.
La maggioranza delle coppie nel nostro territorio iniziano più tardi e soprattutto per questo in numero sempre crescente debbono ricorrere alla fecondazione in vitro (IVF).
Quando questa è un'opzione accettabile, per avere due figli, bisognerebbe al massimo provare a 31 anni al massimo, per avere un figlio unico 35 anni di età al massimo e per tre bambini prima dei 28 anni.
Anche per la IVF più tardi si prova minori sono i risultati, mentre maggiori sono i costi e i rischi, non solo delle procedura, ma anche gli aumentati rischi ostetrici di gravidanza ottenute con la IVF per donne in età fertile avanzata.
Avere tardi i figli è di per se un fattore di rischio per diversi tumori, come quello mammario, per cui nel corso verrà analizzato il complesso rapporto tra fertilità e cancro. Le donne infertili hanno ad esempio un rischio di cancro endometriale aumentato del 22%.
Il 21% circa dei cancri mammari è imputabile alla prima gravidanza troppo tardiva. Le mutazioni del gene BRCA causano tumori mammari e tubarici-ovarici , ma riducono anche la riserva follicolare. Tra le altre cause di infertilità che verranno analizzati nelle relazioni, e che sono spesso interagenti, vi sono fattori psicologici e sessuali, genetici, tossici ambientali, infezioni, effetti di terapie mediche o interventi, chemioterapia e radioterapia.
Diventa quindi sempre più importante oggi prevenire le cause di infertilità e vi sono molte cose che si debbono fare prima e che coinvolgono i Medici di Medicina Generale ed i Ginecologi, ma anche i Pediatri e gli Oncologi medici, Radioterapisti e Chirurghi.
Troppo spesso ancora le coppie che desiderano figli scoprono l'infertilità tardi, mentre avrebbero dovuto prendere dei provvedimenti prima.