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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

21 settembre giornata mondiale dell'Alzheimer. Più di 600mila i malati in Italia

21 settembre giornata mondiale dell'Alzheimer. Più di 600mila i malati in Italia

Trieste - Sabato 21 settembre si celebra la ventesima Giornata mondiale dell’Alzheimer. La Giornata è stata istituita nel 1994 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Alzheimer’s Disease International (ADI) per creare una coscienza pubblica sugli enormi problemi provocati da questa malattia, riunendo ogni anno in tutto il mondo malati, familiari e associazioni Alzheimer.

La temuta malattia neurodegenerativa fa registrare, solo in Italia, una nuova diagnosi ogni 10 minuti. Un problema che riguarda 600.000 persone nel nostro Paese, che sono destinate ad aumentare sensibilmente nei prossimi decenni come conseguenza dell’invecchiamento della popolazione.

Attualmente si stima che le persone affette da demenza siano 35,6 milioni in tutto il mondo e questo numero è destinato a raddoppiare nei prossimi 20 anni: si prevedono 65,7 milioni di malati nel 2030 e 115,4 milioni nel 2050.

In Europa le diverse forme di demenza interessano 7,3 milioni di persone con un incremento del 43% previsto per il 2020 e del 100% per il 2040.

A causa di questi numeri in progressivo e drammatico aumento la demenza, nelle sue varie forme, è stata dichiarata priorità sanitaria mondiale del XXI secolo.

In Italia si stima che la demenza colpisca circa un milione di persone e di queste circa 600mila soffrano della malattia di Alzheimer. Ogni anno si registrano 150mila nuovi casi di demenza.

Per questa malattia l’Europa impegna più risorse economiche rispetto a quanto viene speso per malattie cardiovascolari e tumori. Secondo dati forniti dallo European Brain Council, la cifra relativa ai costi sanitari collegati alla malattia di Alzheimer si aggira intorno agli 800 miliardi di euro.

In Italia “La malattia continua ad essere sottovalutata e le risorse dedicate alla cura, ai servizi, all’assistenza e alla ricerca sono insufficienti – commenta Gabriella Salvini Porro, presidente della Federazione Alzheimer Italia – Se vogliamo definirci un Paese civile è indispensabile e urgente che il Governo vari un Piano Nazionale con politiche sanitarie che tengano conto delle reali dimensioni della malattia”.

Sono trascorsi più di cento anni dalla prima descrizione della malattia - è stata descritta per la prima volta nel 1906 dallo psichiatra e neuropatologo tedesco Alois Alzheimer - ma ancora oggi non se ne conoscono chiaramente le cause. Attualmente la maggior parte degli scienziati ritiene non si tratti di un’unica causa, ma di una serie di fattori.

Anche se il principale fattore di rischio è l’età, la malattia di Alzheimer non è l’inevitabile conseguenza dell’invecchiamento, ma una patologia vera e propria con caratteristiche cliniche specifiche che richiedono specifici interventi diagnostici, terapeutici e riabilitativi.

All’insorgere di questo tipo di demenza non si può reagire, al momento, con nessuna terapia risolutiva ma, intervenendo nelle prime fasi del morbo, è possibile rallentarne la progressione, migliorando l’aspettativa e la qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie.

In Friuli Venezia Giulia in occasione della Giornata sono previste alcune iniziative:

Trieste: 23 settembre ore 9,00 Convegno "Alimentazione, stle di vita e benessere nella terza età"
NH Hotel di Corso Cavour
Associazione Goffredo de Banfield - tel.040 362766 email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Udine: 3 ottobre ore 20,00 Serata "E.... venti, ma non li dimostra"
Palamostre - piazzale Diacono
Alzheimer Udine - tel. 0432 25555 e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ulteriori notizie ed informazioni sul sito www.alzheimer.it

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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