Prevenzione del tumore al colon: arriva la colonscopia virtuale
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- Categoria: Salute
- Pubblicato Lunedì, 21 Gennaio 2013 14:39
- Scritto da Fabiana Dallavalle
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È dimostrato che la diagnosi precoce del tumore al colon consente la guarigione in circa il 60% dei pazienti, mentre le cose si complicano quando la malattia viene scoperta in fase avanzata. Il cancro del colon è la seconda causa di morte per tumore e si tratta di una patologia in costante aumento: ogni anno in Italia si verificano 45000 nuovi casi con una leggera prevalenza negli uomini.
Prevenire il tumore del colon senza dolore e senza ansia è possibile grazie alla colonscopia virtuale, un esame non invasivo che non richiede l’introduzione di alcuna sonda endoscopica, né sedazione né somministrazione endovenosa di mezzo di contrasto e che viene effettuato dall’Istituto di Radiologia IDR Imago, unica struttura privata che dispone del protocollo per l’esecuzione nella provincia di Udine.
Il tumore al colon nasce da una formazione benigna (polipo) che, se trascurato o non diagnosticato in tempo, può subire in circa 10-15 anni una trasformazione maligna: nella maggior parte dei casi i polipi non danno sintomi tranne che in un 5% in cui causano piccole perdite di sangue.
L’avversione nei confronti della colonscopia tradizionale è motivata soprattutto dal timore del dolore (si esplora l’intestino attraverso un tubo flessibile introdotto per via anale) e dall’invasività dell’esame stesso.
“Grazie alla colonscopia virtuale non c’è dolore e nessun bisogno di sedazione – spiegano i dottori Moretti e Lombardo di IDR Imago - è sufficiente seguire una semplice dieta nei tre giorni precedenti con l’assunzione di alcune bustine di sali ed acqua per preparare pulito l’intestino. Dopo la distensione del colon con insufflazione di aria o anidride carbonica, la tecnica della colonscopia virtuale utilizza macchine per la TAC di ultima generazione (che IDR possiede dal 2012) attraverso un protocollo a basso dosaggio di radiazioni e multistrato (16 strati) che sono in grado di acquisire un numero elevatissimo di immagini al secondo, creando così a monitor una vera e propria navigazione virtuale del lume del colon con immagini di grande qualità e completezza, spesso addirittura superiori all’esame tradizionale.”
In più, durante la colonscopia virtuale, è possibile visualizzare ed analizzare contemporaneamente anche tutti gli altri organi dell’addome (fegato, milza, pancreas, reni, etc) mentre la dose di radiazioni a cui viene sottoposto il paziente è minima e può essere paragonata a quella assimilata dall’esposizione ai raggi solari in un anno.
L’esame dura circa 10 minuti e, una volta terminato, il paziente può tornare al lavoro o alle sue attività di sempre. Solo nel caso in cui si scopra un polipo o un altro tipo di lesione, è necessario completare l’indagine attraverso la tecnica tradizionale che giunge a contatto l’area interessata e ne preleva un campione per l’analisi di laboratorio.
L’esame è indicato nella ricerca di polipi o neoplasie del colon in alternativa al clisma opaco (altra tecnica di visualizzazione del colon) o la colon tradizionale:
- in tutti i pazienti intolleranti alla colonscopia virtuale
- nei casi di colonscopia tradizionale incompleta
- nei pazienti anziani con controindicazioni alla colonscopia tradizionale
- a scopo di screening per tutti i soggetti di età superiore a 50 anni o in soggetti a rischio, in particolare in presenza di sangue occulto nelle feci
- per controlli dopo polipectomia
- nei casi di stenosi o di ostruzione del lume
Per informazioni 0432/526209 wwww.istitutoradiologia.it