Esperimento di medicina genetica sui topi all'Icgeb di Trieste: il cuore si ripara dopo un infarto
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- Categoria: Salute
- Pubblicato Mercoledì, 05 Dicembre 2012 23:18
- Scritto da Redazione fvgnotizie
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Trieste - Un'importante ricerca nel campo della medicina rigenerativa è stata svolta presso il Centro internazionale di Ingegneria genetica e biotecnologia (ICGEB) del capoluogo ed è stata resa nota il 5 dicembre. Alcuni frammenti di materiale genetico, chiamati micro RNA, sono stati inoculati nel cuore di un topo che aveva subito un infarto. Questo ha rimesso in moto la replicazione delle cellule del cuore realizzando la riparazione del danno non attraverso la formazione di una cicatrice (come avviene normalmente) ma promuovendo la formazione di nuove cellule cardiache.
Si spera che tale tecnica di biomedicina possa presto essere applicata sull’uomo. Con uno screening robotizzato, un gruppo di ricercatori dell’ICGEB e dell'Università di Trieste ha analizzato la funzione di tutte le molecole di RNA con funzione regolatoria che vengono codificate dal genoma umano, scoprendo che 40 di questi micro Rna stimolano la proliferazione delle cellule adulte del cuore.
Alcuni sono proprio quelli normalmente attivi durante lo sviluppo embrionale, quando il cuore si forma e le sue cellule sono ancora in grado di replicarsi, ma la loro espressione si spegne immediatamente dopo la nascita.
Lo studio, svolto interamente a Trieste, è stato coordinato dal Direttore dell’ICGEB di Trieste Mauro Giacca con il contributo di Ana Eulalio, Miguel Mano, Lorena Zentilin e Serena Zacchigna, ricercatori dell’ICGEB e Matteo Dal Ferro e Gianfranco Sinagra, del Centro Cardiovascolare dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Trieste.
Il processo biologico segue la stessa modalità con cui si ripara il cuore delle salamandre e dei pesci, funzionalità persa dai mammiferi durante l’evoluzione. Questi microRNA potrebbero essere sviluppati per produrre farmaci che, inoculati dal cardiologo nel cuore subito dopo l’infarto o nei pazienti con scompenso cardiaco, stimolerebbero la rigenerazione di porzioni del cuore riparando quindi le parti danneggiate.
Cercare di riparare i cuori danneggiati da patologie cardiache o dall’età, oggi rappresenta uno degli obiettivi più importanti della ricerca medica. Una persona su tre muore a causa di una patologia cardiovascolare; 15 milioni di nuovi casi di scompenso cardiaco vengono diagnosticati ogni anno, di cui l’80% causati dall’ischemia dopo infarto; ospedalizzazione e terapia costa il 2% del Pil dei Paesi industrializzati, ma i farmaci disponibili sono essenzialmente quelli sviluppati fino agli anni '90.
L’articolo che descrive la ricerca sarà pubblicato sul prossimo numero della rivista inglese "Nature", che dedica alla scoperta dei laboratori triestini un "full article" con un editoriale di accompagnamento nel prossimo numero. L’ICGEB opera dal 1987 a Trieste, dove c’è la Direzione Generale; ulteriori sedi sono a New Delhi e Città del Capo.