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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Vini italiani sempre più venduti al supermarket. Vanno forte gli spumanti di casa nostra

Vini italiani sempre più venduti al supermarket. Vanno forte gli spumanti di casa nostra

Verona - La maggioranza degli italiani compra il vino nei supermercati: nel carrello della spesa fanno la parte del leone i vini a denominazione d'origine controllata (Doc), i bianchi, il frizzante (bianco e rosato), gli spumanti e il vino biologico.

È quanto emerso da uno studio dell'istituto di ricerca Iri, presentato lunedì 11 aprile, seconda giornata della rassegna Vinitaly in corso a Veronafiere, nella tavola rotonda "Il vino italiano sugli scaffali della grande distribuzione italiana ed estera".

In un Paese dove il consumo pro-capite di vino è in calo costante da decenni, ma in ripresa nei volumi di vendita dei supermarket, la preferenza dei consumatori va a vini di qualità garantiti dalla denominazione d'origine, a vini più leggeri e spiritosi come i bianchi, i vini frizzanti e gli spumanti (molto graditi dalle consumatrici e favoriti da un'estate molto calda), e ai vini percepiti come più naturali.

"La piccola ripresa dei consumi di vino nella grande distribuzione in Italia è segno di quanto radicata sia la cultura di questo prodotto nel nostro Paese - ha osservato Francesco Zonin, vice presidente di Zonin1821 -. Tanto radicata ed importante da far diventare il vino uno dei nostri prodotti di punta nell'esportazione dell'agroalimentare".

"Purtroppo la corretta promozione, qui e all'estero, ha ancora strada da fare prosegue Zonin - così come una lettura più facile degli scaffali italiani. È complesso, attraverso una piccola etichetta, comunicare i valori di una marca o di una denominazione. Il marketing mix utilizzato dalle aziende nazionali deve allargarsi e riguardare sempre meno il prezzo".

Sul tema della corretta promozione ha insistito anche Enrico Chiavacci, Marketing Director di Marchesi Antinori: "Un'eccessiva pressione promozionale induce il consumatore ad attribuire un valore percepito minore rispetto al reale, svilendo l'immagine del vino italiano nel medio lungo termine.

Operare in questa direzione è fondamentale per migliorare la percezione dei vini a scaffale".

L'appello di Marchesi Antinori è stato ben accolto dalla Coop Italia, come ha sottolineato Francesco Scarcelli, Responsabile Vini, Birre e Bevande Alcoliche: "La promozionalità va guidata: se è sana, guida al consumo consapevole e invita a provare nuovi prodotti. Se invece è eccessiva, crea fidelizzazione all'evento stesso dell'offerta e non al prodotto".

"Il supermercato diventerà sempre più il luogo dove si svilupperà il mercato del vino del futuro - ha concluso Scarcelli - se i produttori ci verranno dietro rendendo parlante il prodotto, cercando magari di far crescere la qualità percepita degli scaffali, dando alla grande distribuzione sempre più prodotti oggi destinati all'altro canale, e se infine i Consorzi di Tutela ci aiuteranno nel valorizzare e comunicare il territorio".

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