L'Expo ai tempi dei romani: una mostra ad Aquileia sui gusti dell'antichità
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- Categoria: Cucina e vino
- Pubblicato Mercoledì, 29 Luglio 2015 09:41
- Scritto da Timothy Dissegna
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Aquileia (Ud) – Il cibo ormai è diventato sinonimo di Expo: criticata, ammirata, forse non totalmente capita, l'esposizione universale ha per quest'anno associato innegabilmente il proprio nome al tema dell'alimentazione, sua bandiera a Milano. E automaticamente in tutta Italia l'attenzione è andata su questa, cercando di trovare soluzioni e collegamenti originali alla questione.
Nel Paese della buona cucina, un tema così importante non poteva certo andare trascurato. E allora perché non recuperarne la storia, quando anche si possiede più del 50% del patrimonio culturale mondiale? Ecco l'idea allora dell'antico città portuale, che nel Palazzo Meizlik di Piazza Capitolo, ospita la mostra “Edamus + Bibamus + Gaudeamus Roman Happy Hour” su come si alimentavano gli antichi romani nel corso dei secoli.
Dai mosaici alla ricostruzione di reperti archeologici, dalle spezie e farine fino alle citazioni di filosofi e scrittori, il percorso guarda con attenzione le abitudini alimentari di nobiltà e plebe nel periodo dell'antica Roma, dalle sue origini fino all'alba dell'Impero. E non mancano certamente le sorprese, che divertono e fanno riflettere oggi su come potesse essere la vita “a tavola” oltre 2 mila anni fa.
Ad esempio l'uso del latte: quello di mucca era considerato poco buono, preferendo così quello di capra, mentre quello di asina era gettonatissimo tra le donne aristocratiche come strumento di bellezza: alcune erano solite farci il bagno per rendere la pelle morbida, altro che leggende! Ma in quanto alimento era riservato soltanto al popolo, mentre i ceti alti abituavano i propri palati a gusti più “fini”.
E nemmeno il pane era conosciutissimo all'epoca: solo nel 171 a.C., infatti, le prime panetterie aprirono nell'Urbe. Letterati dell'epoca lo descrivevano senza lievito, mentre altri erano occupati a descrivere le lussuose cene dei patrizi, dove chi teneva il prestigio più alto era tenuto ad organizzare banchetti per amici e “clientes” (ossia gente che cercava i suoi favori economici), gestendo i posti a tavola come una vera e propria scala gerarchica.
I tasselli di incredibili mosaici, immancabili soprattutto ad Aquileia, raccontano i piatti e la selvaggina preferiti dai romani, mentre ricostruzioni di utensili e descrizioni di pietanze riportano alla mente specialità gustate ancora oggi. Come la “brovade”, che da allora è diventata una costante sulle tavole friulane e non solo.
Con il sottotitolo di “Big Expo Sition”, la mostra è stata inaugurata a giugno e sarà visitabile gratuitamente fino a dicembre, dal martedì al venerdì (15-18.30), nel weekend e festivi (10-12 e 15-18.30): un'occasione...ghiotta per tuffarsi tra spuntini e tipicità che hanno fatto Storia: la nostra.