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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

“Il formaggio si fa con il latte!”: petizione Slow Food contro i formaggi al latte in polvere

“Il formaggio si fa con il latte!”: petizione Slow Food contro i formaggi al latte in polvere

FVG - Chi acquista formaggi di provenienza estera, da anni consuma, senza saperlo, dosi variabili di latte in polvere.

Inoltre, l’industria alimentare usa latte in polvere nella produzione di cioccolato, gelati, biscotti, wurstel e molti altri alimenti.

La legge italiana n.138 dell’ 11 aprile del 1974 proibisce l’uso di latte in polvere per fare formaggio. È una legge che ha contributo a salvaguardare il vasto patrimonio caseario e la tradizione agroalimentare del Paese.

Nelle scorse settimane, la Commissione europea, sollecitata dalle grosse industrie del settore lattiero-caseario, ha invitato l’Italia a modificare questa legge entro la fine di luglio per garantire la libera circolazione delle merci.

Su richiesta dell’Italia, la Commissione europea ha deciso di prorogare fino al 29 settembre 2015 il termine di resistenza.

Con il motto “Il formaggio si fa con il latte!” Slow Food Italia ha lanciato una campagna contro il latte in polvere nei formaggi che ha finora raggiunto oltre 100mila sostenitori.

Sostiene Slow Food Italia: "Ancora una volta, in nome del libero mercato, si tenta di livellare verso il basso, a spese dei produttori di qualità e dei consumatori".

"Il latte in polvere non è nocivo per la salute, ma il suo utilizzo per produrre formaggi ha un unico risultato: aumentare i profitti dei giganti dell’industria casearia, omologando un prodotto che dovrebbe nascere dalla biodiversità dei latti, degli animali, dei territori".

"Se l’Italia ammettesse la produzione di formaggi anche con latte in polvere non farebbe altro che aumentare la confusione dei consumatori, penalizzando ulteriormente i produttori virtuosi".

“Non si tratta solo di una questione tecnologica. Siamo di fronte a una questione culturale e politica di estrema importanza” - afferma ancora l’associazione. 

“Il formaggio non è una merce da stabilizzare, ma un pezzo della nostra civiltà e il latte è la sua ragione d’essere, non uno dei tanti ingredienti. L’aggiunta di latte in polvere è una degenerazione estrema del processo di industrializzazione e non ha alcun senso, se non quello del profitto”.

Si può firmare la petizione su change.org

 

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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