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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

“Donne della Resistenza”: un bando europeo per sensibilizzare alla memoria, alla storia e ai valori comuni

“Donne della Resistenza”: un bando europeo per sensibilizzare alla memoria, ala storia e ai valori c

Trieste  – È emersa molta energia alla conferenza stampa, tenutasi oggi martedì 12 gennaio alle ore 11 nella sala Marcus della sede della  Presidenza della Regione Friuli Venezia Giulia, per la  presentazione del progetto “DONNE DELLA RESISTENZA/WOMEN OF THE RESISTANCE/ŽENE U POKRETU OTPORA”.

Il progetto è stato pensato e presentato per il bando Europe for citizens/ Europa per i cittadini, da alcune realtà del Friuli Venezia Giulia della Slovenia e della Croazia.

Uno degli obiettivi del Programma Europe for Citizens/ Europa per i cittadini è quella di “sensibilizzare alla memoria, alla storia e ai valori comuni dell'Unione Europea, nonché alle sue finalità, quali la promozione della pace, dei valori condivisi e del benessere dei suoi cittadini, stimolando il dibattito, la riflessione e lo sviluppo di reti” citando il sito del programma stesso.

L’energia e l’entusiasmo dei progettisti è ben motivata visto che ogni obiettivo è stato centrato, riuscendo a costruire un progetto di memoria ma riflessivo sull’oggi, lavorando in un team internazionale di tre stati - che dalla seconda guerra mondiale hanno sviluppato modi diversi di raccontare quel periodo - partendo da un punto comune: la figura della donna partigiana.

Sul lavoro svolto Borut Jerman, della “Kulturno Izobraževalno Društvo Pina”, riflette sull’importanza che ha avuto capire come il periodo della Resistenza e il ruolo della donna in questo contesto sia stato raccontato nei tre stati, l’incontro di tre storiografie ed il lavoro svolto in team  possono essere un primo passo verso un racconto comune.

Il progetto nasce dal ritrovamento dei diari di Maria Antonietta Moro, infermiera goriziana, partigiana. Maria Antonietta li aveva tenuti segreti anche alla propria famiglia, vengono, infatti ritrovati dalla figlia Lorena Farnasir e sono diari di guerra che, Maria Antonietta Moro, tenne  tra il 1943 e il 1945, rivelano suo un passato da partgiana sia nelle file della resistenza jugoslava col nome di Nataša, che in quelle italiane con il nome di Anna.

Da qui sono partiti i progettisti, per arrivare a far riflettere i giovani del FVG della Slovenia e della Croazia, su quali fossero gli ideali che mossero, centinaia di giovani donne delle nostre terre, ad unirsi alla Resistenza, cosa significasse essere “resistente” a quell’epoca per una donna, l’eredità lasciata e cosa vuol dire essere “resistente” per una ragazza oggi.

Il progetto prevede 60 ore di workshop con scuole medie superiori distribuite nei tre stati.

In Croazia si sono appena concluse le 20 ore, lo racconta Helga Može Glavan e Andrej Pevec di “Nacionalna zaklada za razvoj civilnoga društva” con laboratori interattivi, video e anche con l’utilizzo dei social network. In Slovenia i workshop sono in conclusione, in Friuli Venezia Giulia sono in corso, Rita Maffei del “CCS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia” sottolinea una grande risposta dalle scuole del territorio FVG, “le domande hanno superato il doppio dello stimato”, a Trieste, invece,  il primo work shop domani al “Deledda” con Giustina Testa e Stephan Čioc.

Il progetto, inoltre, prevede Contest e “Resistance Excursion”: un concorso per cortometraggi e brevi composizioni letterarie. I vincitori verranno selezionati attraverso Facebook e verranno invitati a partecipare ad un percorso storico “Sulle orme delle donne della Resistenza a Trieste un evento che si svilupperà a Trieste il 21 aprile 2016, in cui i ragazzi/e suddivisi in gruppi, saranno incoraggiati a interagire in tutte le tre lingue, italiano, sloveno e croato per raggiungere un obiettivo comune, attraverso un gioco, ovvero risolvere tutti i misteri e le domande proposti da una particolare “Caccia al tesoro storica”. Attraverso questa esperienza i ragazzi/e avranno la possibilità di scoprire i luoghi della Resistenza. A proposito Sabrina Morena di “Bonawentura soc. coop” ci svela alcuni momenti della giornata “partiremo dalla risiera, racconteremo brevi storie in 3 lingue, altro punto sarà via Pindemonte dove Alda Vivoda è stata uccisa, proseguiremo verso la stazione, simbolo di deportazione, passando davanti al Conservatorio “Tartini”, dove Ada Negrelli fu impiccata. 

Sempre al 21 aprile 2016, al teatro Miela, sarà presentato il documentario sui diari di Maria Antonietta Moro realizzato da Erica Rossi.

Il 4 marzo 2016, invece ad Udine,  al Teatro San Giorgio, si terrà un conferenza internazionale “Donne nella Resistenza”. La mattinata sarà dedicata alle scuole con interventi storici e testimoni d’eccellenza come Lidia Menapace, brani teatrali, documentari, lavori cinematografici. Il pomeriggio invece rivolto ad un pubblico adulto, cercherà di metter in luce le differenze analizzando le diverse storiografie ufficiali su questo tema.

Sono intervenuti per i vari partecipanti al gruppo di partenariato:

Gianni Torrenti, Assessore regionale alla cultura, sport e solidarietà; Fabiana Martini, Vicesindaco del Comune di Trieste e Assessore alle pari opportunità; Borut Jerman, Kulturno izboraževalno društvo PiNA – Slovenia; Giorgio Nogherotto e Sabrina Morena, Bonawentura Soc. Coop.; Marta Zaccaron, Associazione La Giordola; Chiara Perini e Alessandro Cattunar, Associazione Quarantasettezeroquattro Rita Maffei e Francesca Puppo, Css Teatro Stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia Helga Može Glavan e Andrej Pevec, Zaklade za poticanje partnerstva i razvoja civilnog društva – Croazia

 

 

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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