Legge sulle DAT: la Giunta resisterà all'impugnazione del Governo. Le dichiarazioni di "Per Eluana"
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- Categoria: Uomini e diritti
- Pubblicato Martedì, 19 Maggio 2015 18:05
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - La legge n. 4 del 13 marzo 2015, "Istituzione del registro regionale per le libere dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario (Dat) e disposizioni per favorire la raccolta delle volontà di donazione degli organi e dei tessuti”, approvata dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, è stata impugnata davanti alla Corte Costituzionale da parte del Governo.
La L.4/15 è la prima legge italiana in tema di “testamento biologico”. Il registro regionale permette ai cittadini della regione di rendere note le proprie volontà per la donazione di organi e tessuti e di decidere se essere o meno sottoposti a trattamenti sanitari “in caso di malattia o lesioni che comportino una perdita di coscienza permanente e irreversibile secondo i protocolli scientifici a livello internazionale”.
“La legge in oggetto - questa la decisione presa dal Consiglio dei Ministri nella riunione del 18 maggio - invade la competenza esclusiva dello Stato sia in materia di ordinamento civile di cui all’art. 117 secondo comma della Costituzione, sia in materia di tutela della salute, i cui principi fondamentali sono riservati alla legislazione statale ai sensi dell’art. 117 terzo comma”.
Secondo il Governo, spetterebbe quindi solo al Parlamento la competenza di emanare una legge che disciplini il fine vita.
Immediata la reazione della Giunta regionale. L’Assessore alla Salute Maria Sandra Telesca, nel commentare la decisione, ha fatto sapere che "La legge forse può avere dei punti di debolezza, anche se per noi ha una valenza solo amministrativa. Nel merito i principi espressi ci appaiono di grande rilievo sociale e il Consiglio regionale ha ritenuto comunque importante far valere la sua potestà".
"Nel merito - ha continuato Telesca - i principi espressi ci appaiono di grande rilievo sociale. Rivendichiamo di aver posto il tema anche all'attenzione nazionale, vorremmo essere di sprone a un'iniziativa parlamentare, e dunque resisteremo all'impugnazione".
La legge regionale n.4/2015 è stata promossa in FVG su iniziativa dell’associazione “Per Eluana”, fondata da Peppino Englaro e da Amato De Monte, il primario di anestesia che seguì Eluana fino alla sua morte, avvenuta nell’ospedale di Udine il 9 febbraio 2009.
L’associazione, che aveva promosso la creazione del registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario (Dat) indicendo una petizione sottoscritta da oltre 5 mila cittadini, prende posizione sulla decisione del Governo con due precisazioni:
1 – la Legge regionale non interviene sulle modalità di scelta nel fine vita, ma si limita a permettere un servizio, quello di poter registrare ed accedere alle proprie DAT, già predisposte e depositate. Sul tema confidiamo nella sentenza della Corte.
2 – le petizioni in materia, le centinaia di Registri comunali istituiti in tutt’Italia, la stessa Legge regionale FVG, sono tutte iniziative da includere nell’inerzia del Governo centrale: al posto di questo intervento di censura ci saremmo aspettati un percorso di studio e di attività legislativa sulla base delle proposte di Legge depositate da anni in Parlamento (alcune di esse, per noi, molto valide).