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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Nozze gay: l'annullamento della trascrizione del matrimonio all'estero spetta al Tribunale

Nozze gay: l'annullamento della trascrizione del matrimonio all'estero spetta al Tribunale

Roma - L’annullamento delle trascrizioni delle nozze gay celebrate all’estero può essere fatto solo da un Tribunale. A deciderlo, il 9 marzo, è il Tar del Lazio che ha accolto il ricorso di alcune coppie contro l’annullamento che era stato disposto dal prefetto di Roma Alfonso Pecoraro, su richiesta del ministro degli Interni Angelino Alfano.

Il sindaco Ignazio Marino aveva trascritto il 18 ottobre 2014 nell’elenco delle Unioni Civili i matrimoni celebrati in Paesi stranieri da parte di 16 coppie omosessuali italiane o miste. La decisione aveva scatenato la reazione del ministro che aveva mandato una circolare ai Prefetti, subito accolta da Pecoraro. Ora però il Tar del Lazio ha dato ragione a quelle coppie che avevano fatto ricorso.

Le prime trascrizioni nei registri comunali erano avvenute a partire dallo scorso anno, quando l'11 giugno Giuseppe Chigiotti e Stefano Bucci avevano presentato all'ufficiale di stato civile di Grosseto un'istanza, approvata, per procedere alla trascrizione del matrimonio civile contratto a New York nel registro degli atti di matrimonio del Comune.

Erano quindi seguite altre iscrizioni, a Napoli, Bologna e Udine. Qui il sindaco Furio Honsell aveva ricevuto la lettera dal prefetto cittadino, Provvidenza Delfina Raimondo, con cui si annullava il matrimonio tra l'udinese Adele Palmeri e Ingrid Owen, avvenuto in Sudafrica nel 2010 e registrato negli atti comunali il 30 settembre 2014.

Nulla da fare per la coppia, che si era vista cancellare l’atto dai registri per ordine della Prefettura con una modalità che lo stesso sindaco aveva definito “una novità che non ha precedenti in Italia”, visto che gli annullamenti fino a tale data erano stati ordinati solo dai Tribunali. “Si tratta infatti di casi giuridicamente molto complessi e che richiedono quindi un’attenta analisi” aveva affermato Honsell.

Il Tribunale amministrativo del Lazio da parte sua ha precisato che "l'annullamento di trascrizioni di matrimoni di questo genere celebrati all'estero, può essere disposto solo dall'Autorità giudiziaria ordinaria". Il Ministero dell'Interno e le Prefetture, quindi, "non hanno il potere di intervenire direttamente, annullando le trascrizioni".  

I giudici d'altro canto sottolineano che attualmente "non è consentito celebrare matrimoni tra persone dello stesso sesso". Ciò significa, di conseguenza, che tali tipologie di matrimoni "non sono trascrivibili nei Registri di stato civile".

In merito alla pronuncia del Tar, il ministero dell'Interno fa sapere di aver sempre coerentemente garantito il quadro normativo attuale in materia di stato civile che non consente di celebrare matrimoni tra persone dello stesso sesso, né di trascrivere quelli celebrati all'estero.

Le notizie sulla pronuncia del Tar Lazio, secondo il ministero, confermano tale principio, così come recentemente anche la sentenza della Corte di Cassazione del febbraio 2015. Le restanti questioni esaminate dal Tar Lazio, aggiunge il ministero, saranno oggetto di successivo approfondimento nelle sedi giudiziarie competenti.

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