Persone richiedenti asilo e persone detenute a Gorizia: l'impegno del Garante e delle istituzioni
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- Categoria: Uomini e diritti
- Pubblicato Sabato, 11 Gennaio 2014 16:52
- Scritto da Chiara Obit
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Gorizia - Da giugno 2013 anche nella Provincia di Gorizia è stata istituita la figura del garante provinciale dei diritti delle persone limitate nella libertà personale, ruolo ricoperto con molto entusiasmo e attenzione da don Alberto De Nadai, presidente della Conferenza Regionale Volontariato Giustizia.
Nell’ultimo periodo dell’anno il garante è stato impegnato, insieme alle altre istituzioni presenti sul territorio, a dare risposte concrete al problema dell’emergenza freddo per gli immigrati che si trovano in lista di attesa per essere accolti al C.A.R.A. (Centro di Accoglienza Richiedenti Asilo) di Gradisca d’Isonzo ma che, a causa della carenza di posti, sono costretti a girovagare per il territorio cercando un rifugio di fortuna per ripararsi dalle intemperie.
Nell’ambito del Tavolo per l’immigrazione – a cui hanno preso parte, tra l’altro, la Provincia di Gorizia, la Croce Rossa, la Caritas e numerose associazioni locali - si è deciso di accogliere dignitosamente queste persone in difficoltà, garantendo loro una sistemazione durante il periodo invernale.
Le persone migranti sono ospitate fino a fine gennaio all’hotel Internazionale di Gorizia, grazie ad un contributo di trenta euro a persona messo a disposizione dalla Prefettura.
Sono 48 le persone che sono state tolte dalla strada e tutto questo è stato reso possibile grazie alla sinergia fra tanti soggetti diversi che si sono messi in rete, ciascuno con la propria competenza per garantire a queste persone un'adeguata e dignitosa sistemazione, tutti consapevoli che il problema “freddo” non è l’unica emergenza da affrontare.
Gli accolti, infatti, devono definire la procedura di riconoscimento dello status di rifugiato e si trovano in condizioni di assoluta indigenza, alcuni hanno anche in condizioni di salute precaria e necessitano di assistenza sanitaria. Ecco perché il lavoro del Tavolo dovrà proseguire durante tutto il 2014 e non si esaurirà con l’arrivo della primavera e la fine di questa emergenza.
Negli ultimi mesi il garante ha svolto un’incisiva attività anche all’interno della Casa Circondariale di Gorizia, istituto nel quale durante le festività natalizie erano presenti una ventina di persone detenute.
In questo momento il carcere è oggetto di una ristrutturazione e tutte le persone detenute in via definitiva sono state trasferite in altre carceri del Triveneto. Questi trasferimenti hanno messo in difficoltà sia gli operatori – che si trovano ad avere numerosi problemi nello svolgere il loro lavoro di rieducazione e di reinserimento dei detenuti – sia i reclusi, che hanno subito l’ulteriore pena di essere stati allontanati dai propri familiari e parenti.
A essere danneggiate sono state soprattutto le famiglie, che per non lasciare soli i propri cari devono affrontare il disagio di un lungo viaggio e di lunghe attese, spesso con bambini piccoli, solo per poter sostenere il colloquio settimanale di sostegno e fare sentire la propria vicinanza e il proprio supporto a chi ha sbagliato.
Il garante ha avuto un ruolo fondamentale nel gestire i rapporti di contatto tra i familiari e le persone detenute trasferite, cercando di risolvere tutte le situazioni e le criticità che si sono via via presentate.
Chiara Obit – Conferenza Regionale Volontariato Giustizia FVG