Grande Guerra: incontro per le scuole in occasione della Giornata internazionale dell’ONU
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- Categoria: Scuola ed educazione
- Pubblicato Lunedì, 24 Ottobre 2016 23:04
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Gorizia - Si è svolto il 24 ottobre presso l'Auditorium della Cultura Friulana a Gorizia l’incontro “Altri sguardi sulla Grande Guerra”, promosso dalla direzione centrale Istruzione della Regione Friuli Venezia Giulia in collaborazione con il Consorzio culturale del Monfalconese, l'Istituto Livio Saranz di Trieste, l'Ufficio Scolastico Regionale (USR) del Friuli Venezia Giulia e il Coordinamento nazionale degli Enti locali per la pace e i diritti umani, nell'ambito del progetto “Dalla Grande Guerra alla Grande Pace”, programma di formazione, educazione e ricerca 2014-2018.
La conferenza si è tenuta in occasione della Giornata internazionale delle Nazioni Unite, nel settantunesimo anniversario dalla fondazione dell’ONU.
"L'Organizzazione delle Nazioni Unite è nata per impedire il ripetersi delle grandi tragedie - ha spiegato Flavio Lotti, direttore del Coordinamento degli Enti locali per la pace e i diritti umani presente all'evento - come quelle della Prima e della Seconda Guerra Mondiale".
"Vogliamo riflettere, in particolare, su ciò che è stato il primo conflitto mondiale portando davanti a tanti ragazzi altri punti di vista, diversi da quello militare che spesso caratterizza quella storia. Oggi - ha aggiunto - abbiamo cercato di cogliere le dimensioni dell'umanità stravolta da quegli eventi in modo così profondo da segnare anche la storia dei nostri giorni. È stata un'occasione di riflessione sul passato per accrescere la nostra consapevolezza sul presente e sul futuro".
L'appuntamento rientra in un programma iniziato nel 2014 che seguirà tutto il Centenario della Grande Guerra fino al 2018. Si tratta di un percorso improntato sia alla formazione, per accrescere la nostra consapevolezza della storia e del presente, sia alla ricerca, per costruire una cultura nuova in cui la scuola è il luogo privilegiato dove poter attuare questo sforzo di ricerca.
Una decina le scuole presenti e provenienti da tutta la regione: gli istituti Carducci-Alighieri di Trieste, D'Aronco di Gemona del Friuli, Brignoli-Einaudi-Marconi di Staranzano e Gradisca d'Isonzo, Le Filandiere di San Vito al Tagliamento, Buonarroti di Monfalcone, Cossar-Da Vinci e D'Annunzio di Gorizia, l'Educandato statale Collegio Uccellis di Udine, Flora di Pordenone e l'Istituto comprensivo Ezio Giacich di Monfalcone.
L'evento ha visto la partecipazione dello storico Lucio Fabi, uno dei maggiori esperti della Prima Guerra Mondiale sul Fronte Orientale, di Emilio Franzina già professore ordinario di Storia contemporanea presso l'Università degli Studi di Verona, di Nicola Maranesi giornalista e studioso della memoria autobiografica della Grande Guerra, delle storiche Erica Mezzoli e Ariella Verrocchio rispettivamente ricercatrice e direttore scientifico dell'Istituto Saranz di Trieste e di Sergio Zilli geografo dell'Università di Trieste, studioso della trasformazione del paesaggio nell'area confinaria in età contemporanea.
Intanto, da Roma, giunge la notizia che sono in arrivo 960 mila euro per il restauro delle prime 20 opere del progetto “100 Monumenti della Grande Guerra''.
Ad annunciarlo, il Ministro dei beni culturali e turismo, Dario Fanceschini, intervenuto al convegno “Tutela e valorizzazione del patrimonio storico della prima guerra mondiale”.
''Non c'è piccolo comune in Italia - ha affermato il ministro - che non abbia un monumento ai caduti. Il finanziamento concordato tra Mibact e Presidenza del consiglio'' permetterà ''interventi importanti sui primi 20''.
In lizza anche il Faro della Vittoria a Trieste, i Monumenti ai caduti di San Vincenzo Alto a Genova, a Treviso, Calceranica (TN), Palermo, Vercelli, Lanciano (CH), Viggiano (PZ), Nola (NA), Offida (AP), Forlì nel Sannio (IS), Carbonara (BA) e Carbonara-Iglesias, quello in Piazza Maresciallo Giardino a Roma e la Quercia delle anime ad Appiano Gentile (CO).
"Ora - ha aggiunto - lavoriamo alle risorse per tutto il progetto e anche per i luoghi della Grande guerra: le trincee, il fronte e tutte le tracce rimaste a testimonianza".