Uccellis e Libera insieme per parlare di mafia
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- Categoria: Scuola ed educazione
- Pubblicato Giovedì, 26 Febbraio 2015 08:27
- Scritto da Timothy Dissegna
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Udine - Italiani uguale pizza, mafia e mandolino. Il nostro stereotipo è ormai un ritornello che, costantemente, l'opinione pubblica straniera tira fuori ogni volta che accade qualcosa che ci riguarda a livello internazionale. E l'epiteto più comune è sicuramente il secondo,ma tra gli italiani stessi regna il dubbio: cos'è realmente la mafia?
Una domanda a cui i ragazzi dei licei Uccellis hanno cercato di trovar risposta nell'ultima assemblea d'istituto, svoltasi ieri dalle 8 alle 12.40, con al centro appunto il mondo del crimine organizzato.
Divisi in due luoghi per esigenze di spazi (il triennio all'Auditorium Zanon, le quarte e quinte nell'Aula Magna della sede centrale), gli studenti hanno indagato sulle origini e sviluppi, grazie al contributo del presidio giovanile udinese di Libera "Cosimo Cristina", di quello che solo in apparenza è un fenomeno del Sud.
Presso la storica sede di via Giovanni da Udine, gli allievi più "anziani" hanno iniziato la giornata con un film che aveva suscitato qualche perplessità nelle scorse settimane, quando è stato proposto in Consiglio studentesco: Gomorra.
La pellicola tratta dall'omonimo libro di Roberto Saviano, infatti, è famoso per il suo racconto crudo della Camorra a Napoli, e i rappresentati degli studenti hanno deciso di proiettarlo proprio per prendere di petto l'argomento. Dopo circa due ore, il film ha colpito molto i presenti per la drammaticità delle scene, strappate da una realtà di delinquenza e crudeltà.
È quindi giunto l'intervento dei ragazzi di Libera, l'organizzazione fondata da don Ciotti e che da anni si impegna in prima persona contro la delinquenza e la corruzione. Provenienti da diverse scuole, i giovani hanno ripercorso le tappe chiave delle mafie, distinguendole per regioni e raccontando chi vi si è opposto, pagando con la vita.
Tra questi, lo stesso Cosimo Cristina a cui è intitolato il loro presidio, giornalista di cui fu inscenato il suicidio perché scomodo. Fino a giungere al Nord, con un accurata analisi del fenomeno mafioso che ha attirato l'interesse di molti presenti.
Alla fine, rinnovando l'invito a costituire un presidio di Libera all'interno dello stesso Uccellis, cosa che presto sarà realtà, l'assemblea si è conclusa invitando i ragazzi a esprimersi su "La buona scuola", l'ultima iniziativa del governo per l'istruzione.
Sembrano due cose molto distanti, mafia e scuola, ma sono imprescindibili: senza questa, nessuna lotta al crimine (soprattutto a livello psicologico) potrebbe esistere veramente. Sperando che il coraggio di questi giovani possa veramente cambiare l'Italia.