Alberto Felice De Toni è il nuovo rettore dell’Università di Udine
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- Categoria: Scuola ed educazione
- Pubblicato Venerdì, 24 Maggio 2013 00:09
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UDINE – Nelle elezioni per il nuovo rettore dell’Università di Udine intorno alle 19 si è concluso lo spoglio delle schede ed è stata fumata bianca.
Alberto Felice De Toni è il nuovo rettore dell’Università di Udine, è stato eletto al secondo turno con 345 voti.
Nato 58 anni fa, in provincia di Padova, è professore ordinario di Ingegneria Economico-gestionale, insegna “Organizzazione della produzione” e “Gestione dei sistemi complessi” nel corso di laurea d’Ingegneria gestionale, laureato in Ingegneria chimica all’Università di Padova, è stato anche preside della Facoltà di Ingegneria dell’Ateneo friulano.
Nella votazione di ieri, ha superato gli altri due candidati Leonardo Sechi e Paolo Bartolomeo Pascolo, che hanno ottenuto rispettivamente 143 e 39 voti, 29 sono state le schede bianche e 550 i votanti, ove il quorum era stato fissato a 291 voti.
Alla prima votazione De Toni aveva ottenuto 327 preferenze, seguito da Sechi con 166 e Pascolo con 75.
I professori ordinari hanno votato all’79,03 per cento degli aventi diritto (147 su 186), gli associati al 76,44 per cento (146 su 191), i ricercatori all’77,66 per cento (212 su 273), i componenti il Consiglio degli studenti al 59,46 per cento (22 su 37), il personale tecnico-amministrativo al 72,11 per cento (393 su 545).
Il passaggio di consegne con Cristiana Compagno, avverrà dal prossimo 1° ottobre, che ha salutato il suo successore dopo la proclamazione del decano: «Da portatrice carnica, come mi ero definita cinque anni fa al momento della mia elezione, consegno al professor De Toni una gerla piena di soddisfazioni. Sono orgogliosa di consegnare al mio successore un’università solida e coesa che ha le basi per poter ulteriormente migliorare».
De Toni, che guiderà l’ateneo sino al 2019, commenta a caldo: «Prendo questa staffetta ideale, convinto che il fattore chiave è il lavoro di squadra: con una squadra si può perdere, ma senza non si può vincere. Spero di essere all’altezza di questo Ateneo e della sua comunità tutta e del nostro territorio e dedico questa vittoria al Friuli, a questa terra che mi ha adottato».