UDINE - All'inaugurazione dell'Anno Accademico dell'Università di Udine, nel pomeriggio di ieri al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, la cerimonia solenne è stata organizzata a 35 anni esatti dal decreto presidenziale con cui fu sancita la nascita dell'ateneo del Friuli, costruito sulle macerie del terremoto del '76 come segno e strumento di rinascita per il suo Popolo.
"Oggi come allora bisogna affrontare le sfide con il coraggio dei padri" ha esordito così Cristiana Compagno, giunta al suo ultimo anno di mandato come rettore, introducendo la cerimonia.
Al di là del compiacimento per un ateneo cresciuto esponenzialmente dal '78 a oggi, restano i problemi:"I tagli ministeriali sono circa 11 milioni di euro dal 2009 al 2013 che mancano alle casse dell'ateneo, il sottofinanziamento storico è di circa 9 milioni di euro accumulando quindi una quantità di circa 36 milioni di minore entrata "
E poi le dichiarazioni sulle sinergie:"La strategia deve comprendere alleanze forti: abbiamo dimostrato di esser bravi ma non basta. Non si puo' esser bravi e soli: bisogna esser bravi in reti regionali, interregionali e nazionali".
Riportiamo le dichiarazioni delle autorità intervenute; Tondo:“La Regione davanti alle manchevolezze dello Stato ha mantenuto risorse sull'Università, ed è quello che intende continuare a fare”.
Fontanini:“è un patrimonio da difendere per la crescita del territorio”.
Honsell:“In un momento di rigore economico deve essere attenta a non perdere la propria identità”.
L'arcivescovo Mazzoccato:”Invito l'Università, un po' figlia anche della Chiesa friulana, a chiedersi quali siano i mezzi a disposizione per educare i giovani a essere saggi ed intelligenti, perché contribuiscano al bene vero di tutto il popolo”.
La presidente del consiglio degli studenti Alice Buosi si pone questo auspicio "Chiediamo che l'Università pubblica sia rivalutata, che venga finanziata in modo adeguato e che si riprenda a credere nell'Università che è sicuramente il futuro della nostra società".